Nei giorni scorsi, il sindaco Zedda ha decantato le 'sue' opere pubbliche (49 interventi tra il 2013 ed il 2014 e 14 previsti per il 2016), vantando i tempi in piena media europea ("Fra ideazione, progettazione e lavori stiamo viaggiando a 3 a anni e mezzo), ma l'opposizione di centrodestra in Consiglio comunale ha reagito veemente: "Non è vero, sono opere (Poetto, Sant'Elia, piazza Gramsci, Garibaldi e Costituzione, viale Regina Margherita, via Mameli) ideate, finanziate e progettate dalla Giunta Floris. A meno che lui non voglia considerare tali l'ordinario rifacimento di strade e marciapiedi".
"Non c'è alcuna novità infrastrutturale di carattere strategico – ha evidenziato Giuseppe Farris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, durante la conferenza stampa convocata in piazza Garibaldi – Alcune opere già programmate, come il Lungomare di Sant'Elia, le hanno addirittura avviate in ritardo con penale a carico." Il Primo cittadino ha anche vantato che "i cagliaritani non partecipano ai lavori con neppure un euro", ma Farris non è d'accordo: "Niente di più falso, basta verificare la pressione fiscale comunale per ogni cittadino, quasi raddoppiata: nel 2011, 586,93 euro; nel 2015, 1.062; nel 2016, 1.088. E nel Bilancio ci sono zero euro di finanziamenti comunitari. L'attività ordinaria è finanziata col 'sangue' del contribuente cagliaritano." E poi, via agli esempi dell'inconcludenza amministrativa della Giunta: piazza Garibaldi chiusa da mesi e lavori mai iniziati; Castello transennata e nessun lavoro; via Sassari lavori infiniti e asfalto già bucato; via Garibaldi con pendenza sbagliata. "Insomma – ha detto Farris – dopo tre anni di immobilismo, troppa fretta di assegnare troppi cantieri. Ho il timore fondato che per il Patto di stabilità possano mancare i soldi per pagamenti regolari".
"Progetti ereditati, nei quali, per lasciare traccia del loro passaggio, hanno voluto fare qualche modifica, peggiorandoli. Come nel caso del Poetto, dove hanno fatto scelte pessime anche per i materiali da utilizzare", ha rilanciato Alessio Mereu (Fratelli d'Italia). Per il vicepresidente del Consiglio, Paolo Casu (Gruppo misto), per capire lo scempio in atto basta "verificare quante interrogazioni sui lavori hanno fatto gli stessi consiglieri della maggioranza". I consiglieri del centrodestra si sono soffermati anche sui danni arrecati ai commercianti: "Abbiamo proposto un risarcimento sotto forma di detassazione, ma non hanno accettato – ha raccontato Anselmo Piras (Ancora per Cagliari/Ncd) – Per non parlare dei problemi che causeranno a viabilità e parcheggi con le modifiche apportate ai progetti di piazza Garibaldi e piazza Gramsci."
"Sono stati fatti troppi errori per la fretta di completare i lavori, come alcuni marciapiedi che presentano ancora ostacoli per i disabili – ha aggiunto Stefano Schirru (FI) – E che fine hanno fatto soldi e progetti per completare le opere di Barracca Manna?" Fallimentare la gestione dei conti per Renato Serra (Cagliari Futura): "Non c'è neanche l'assessore al Bilancio. Che senso ha programmare lavori per milioni di euro, quando le imprese chiudono e le famiglie soffrono, ma non solo nelle periferie, anche in pieno centro".
"Hanno dormito tre anni e si sono svegliati solo per fare danni e creare disagi, come in via Cadello, dove il cavalcavia era evitabile", ha spiegato Antonello Floris (Centro Giovani). Infine, Edoardo Tocco (FI) che ha denunciato la scarsa opportunità di aver "programmato tutti i lavori in uno stesso periodo". (fm)
(admaioramedia.it)
5 Comments
aime_antonello
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