Lente d’ingrandimento, nella seduta del Consiglio comunale di Cagliari, sul ‘botellon’, la goliardica bevuta studentesca di gruppo promossa attraverso il tam tam nei social network. Quella che è la periodica festa a cielo aperto dei giovani si trasforma in dibattito politico a causa della sporcizia che, puntualmente, deturpa viale Sant’Ignazio, luogo del ritrovo. Bottiglie vuote, sacchetti di plastica e di cibo, bicchieri abbandonati dai partecipanti simbolo di divertimento e spensieratezza nel corso delle notti sotto le stelle, diventano la triste cartolina per quanti la mattina successiva si trovano a fruire dello storico viale che ospita il convento dei Cappuccini.
Alessandro Sorgia, consigliere del Gruppo Misto, si è fatto portavoce di quanti chiedono maggiori controlli nel viale attraverso una mozione che vuole prevedere per il futuro il ripetersi di questi problemi ed ha proposto la sistemazione di “contenitori della spazzatura più grandi per gettare i rifiuti, valutare l’ipotesi di sanzioni amministrative per i colpevoli della deturpazione, il ritorno nelle scuole dell’ora di educazione civica ed un sistema di videosorveglianza ” per vigilare un’area che, a detta di Stefano Schirru (Forza Italia) è “abbandonata e priva di controlli, dopo la chiusura dell’Anfiteatro romano”. Certamente una questione di decoro, ma anche un occhio di riguardo nei confronti delle spese che l’Amministrazione deve sostenere per ripulire la zona. Il sindaco Massimo Zedda, qualche settimana fa, aveva detto che ogni bevuta giovanile costa all’Amministrazione “circa 3-4 mila euro”, soldi dei contribuenti che servono a ripulire la zona ad opera di diverse squadre che si impegnano nella pulizia delle aiuole che diventano, nel corso di una notte, un vero e proprio immondezzaio.
Tutti i rappresentanti del Consiglio comunale si sono schierati a favore della mozione, seppure con sfumature ed intenti diversi. Piergiorgio Massidda (#Cagliari16) si è schierato a favore dei giovani ed ha posto l’accento sulla mancanza di spazi adeguati dove gli studenti possano ritrovarsi per socializzare, bisogno imprescindibile soprattutto per una città universitaria. L’invito dell’ex candidato sindaco è che vengano rintracciate delle location adeguate, dotate di contenitori sufficientemente capienti per gettare i rifiuti.
Un appello è stato rivolto anche dallo schieramento di maggioranza da parte di Matteo Massa (Sel): “Mi permetto di dire ai giovani che frequentano il viale che le loro bottiglie vuote hanno lo stesso volume delle bottiglie piene, come le portano, le possono anche portare a casa”. Anche Fabrizio Rodin (Pd) ha dichiarato di essere favorevole all’introduzione di sanzioni amministrative per responsabilizzare i colpevoli e Raffaele Bistrussu ha auspicato un’adeguata pubblicità volta alla sensibilizzazione del problema ambientale e sulle conseguenze economiche che comporta l’abbandono dei rifiuti.
Il sindaco Zedda ha, comunque, precisato che si sta “cercando, grazie alla collaborazione della Polizia postale di risalire ai promotori, sebbene estemporanei, di questi eventi per’’beccarli’ e addebitare loro la pulizia degli spazi che vengono utilizzati e deturpati”. Organizzatori avvisati, mezzi salvati. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Vittorio Piras
Rabbrividisco al solo pensiero che questi saranno i nostri futuri amministratori,avvocati,magistrati,medici, ecc,ecc. ma fargli la sorpresina di “beccarli”sul fatto e poi obbligarli a pulire magari arrivando fino a piazza Yenne e oltre. bisi chi di passada sa gana de fai is c……si..!!!!!!!!!
Maurizio Locci
Hai ragione….ma chi li ha educati ?noi….una sana zugata educativa (cit. Francesco Abate)al momento giusto…
Vittorio Piras
Più studio e maggior consapevolezza .
Alberto Rilla
Tutto qui? Meriterebbero delle frustate …