Al termine di un controllo della Guardia di finanza nei confronti di imprenditore di Cagliari, che opera nel settore delle poste private con sede nell’hinterland, è stato scoperto che i francobolli adesivi (sticker) commercializzati in tutta la Sardegna dalla ditta erano privi dei due requisiti di legge: l’indicazione della licenza ministeriale e del distributore, elementi fondamentali per la tracciabilità del prodotto.
L’indagine ha avuto origine da una segnalazione da parte dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), su una possibile commercializzazione in Sardegna di sticker adesivi per cartoline privi delle caratteristiche richieste dalla normativa.
Nella perquisizione della sede operativa della società, i finanzieri hanno sequestrato oltre 27.000 sticker, oltre 14.000 cartoline e oltre 1.000 buste chiuse tutte affrancate e mai spedite. Attraverso l’analisi della documentazione contabile, sono stati individuati tutti i soggetti economici che, negli ultimi anni, avevano acquistato sticker non conformi o con la licenza scaduta, ignari del fatto che tali adesivi erano inidonei alla spedizione. Perciò, con la collaborazione di altri reparti, sono stati eseguiti numerosi sequestri in tutta l’Isola per eliminare dal mercato tutti gli sticker illegalmente distribuiti.
Inoltre, presso il Centro di meccanizzazione Ppostale di Elmas, i finanzieri hanno sequestrato 64.300 cartoline affrancate con sticker non conformi ed inidonee ad essere spedite. Complessivamente l’attività ha portato al sequestro di 58.124 sticker adesivi non conformi e di 86.213 tra cartoline e buste chiuse affrancate e mai spedite. In questa vicenda sono decine di migliaia i cittadini, soprattutto turisti, che, ignari dell’assenza di valore dello sticker acquistato, hanno inviato lettere e cartoline mai arrivate a destinazione: sono state rinvenute scatole piene di corrispondenza compilata da turisti provenienti da ogni parte del mondo e purtroppo mai recapitata.
Accanto agli sticker privi di ogni indicazione di legge, è stato appurato che altri adesivi sono stati commercializzati con l’indicazione di una licenza ministeriale rilasciata alla società, ma scaduta nel 2017. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio, interruzione di pubblico servizio e sottrazione di corrispondenza. Al fine di evitare raggiri della specie, le Fiamme gialle raccomandano alcuni piccoli accorgimenti: controllare che gli sticker contengano l’indicazione del numero della licenza (numero e anno di rilascio) e l’indicazione del distributore, precisando che la licenza ha una validità di 6 anni. (red)
(admaioramedia.it)