Gestiva due impianti di produzione di energia elettrica, originata da “biomasse”, a Decimoputzu e Guspini, ma un’indagine di polizia giudiziaria, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, ha rivelato alcune irregolarità a carico degli amministratori di un’azienda che opera in Sardegna da alcuni anni nel campo delle energie rinnovabili. Perciò, i militari della Guardia di finanza e personale del Corpo forestale hanno eseguito un provvedimento di sequestro dell’azienda e dei beni riconducibili ai suoi amministratori. Gli accertamenti hanno permesso di far emergere gravi carenze nei requisiti, tanto da inficiare la legittimità delle autorizzazioni amministrative rilasciate dalla Regione e delle relative contribuzioni pubbliche, riferite ai produttori di energia elettrica ‘pulita’. Agli amministratori è stata contestatala truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, pari ad 8 milioni di euro, basata sulla scoperta di documentazione falsa prodotta nel corso dell’istruttoria regionale ed al Gse spa, la società a partecipazione pubblica che eroga gli incentivi economici previsti dalla normativa del settore
Sono emerse anche violazioni alla normativa in materia ambientale (attività di gestione di rifiuti non autorizzata) con la raccolta, il trasporto e lo smaltimento irregolare dei residui della produzione di biogas ed in particolare è stato accertato lo sversamento incontrollato su terreni o in acque vicine agli impianti, che ha prodotto il rischio di inquinamento ambientale del suolo agricolo e della falde acquifere. Per questo motivo, l’autorità giudiziaria ha disposto il provvedimento di sequestro dell’intero complesso aziendale, comprendente i due impianti, in modo da impedire la prosecuzione degli illeciti ambientali. I reati ambientali e la truffa sugli incentivi hanno determinato il sequestro di beni equivalente all’illecito profitto, eseguito sui beni di coloro che, direttamente o indirettamente, si sono occupati della gestione aziendale: oltre al complesso aziendale, sono stati sequestrati 3 fabbricati, 9 terreni, quote di partecipazione in società, 9 autoveicoli e vari conti correnti. (red)
(admaioramedia.it)
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