Oltre 8.000 gli immigrati ‘salvati’ nelle ultime ore al largo delle coste libiche, di questi il 10% circa arriverà oggi a Cagliari per essere sistemato nelle strutture di tutta l’Isola. Si tratta del secondo sbarco in Saredgna dall’inizio dell’anno, dopo quello del 23 marzo che ha visto l’arrivo di 902 persone. Questo pomeriggio arriveranno al molo Ichnusa del porto cagliaritano 816 nuovi ‘ospiti’ accompagnati dalla solita nave norvegese Siem Pilot.
La Prefettura, ricevuta la notizia nel giorno di Pasquetta, ha già cominciato l’alacre ricerca di posti, considerando che le strutture sono ormai sature dallo scorso anno, soprattutto dopo l’arrivo di marzo, e che, nonostante i continui bandi, non se ne trovano nuove. La distribuzione nei territori prevede che almeno la metà resti nella zona della vecchia provincia di Cagliari, che per dimensioni subisce maggiormente la presenza degli immigrati, ma che ha superato da tempo i livelli di emergenza, seppure recentemente sia stata anche riaffidata la gestione della ex Scuola di Polizia penitenziaria di Monastir alle due cooperative siciliane che se l’erano già assegnata l’anno scorso.
Il primo grido d’allarme per la situazione arriva dal sindacato degli agenti di Polizia: “Sarebbe ora che la stessa solerzia dimostrata in occasione degli arrivi venisse utilizzata per far arrivare nuovi poliziotti – ha evidenziato Luca Agati del Sap Cagliari – Il trend dei nostri organici è tragicamente in negativo senza alcun innesto all’orizzonte a monte di pensionamenti sempre più numerosi. Un ennesimo evento che catalizzerà l’attenzione degli operatori già impegnati dagli sbarchi degli algerini degli ultimi giorni, l’ennesimo schiaffo ad un apparato già fortemente debilitato. Siamo però pronti a scommettere che il Signor Prefetto non è a conoscenza che ai poliziotti non viene liquidato il compenso straordinario eccedente da febbraio dell’anno scorso. È ora che le istituzioni inizino seriamente a pensare prima ai propri uomini poi a tutto il resto”.
Sul fronte politico, per Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, “La Siem Pilot è il taxi Libia-Sardegna e Pigliaru tace e acconsente, con un governo nazionale che usa l’Isola come area di smistamento dei flussi di persone provenienti dal Nord Africa. Un’immigrazione senza criteri e senza controlli, non si evita le stragi nel mare e si alimenta invece un circuito affaristico”.
Da Fratelli d’Italia arriva l’invito alle dimissioni: “il minimo da parte di coloro che hanno promesso novità sulla gestione dell’accoglienza – ha detto Salvatore Deidda, portavoce regionale – Gli arrivi di centinaia di immigrati in Sardegna continuano nonostante gli annunci del Governo su fantomatici accordi con chissà quale autorità libica, nonostante gli annunci bonari del neopresidente Anci Sardegna su un’accoglienza ridotta ai veri richiedenti asilo e nuclei familiari, nonostante le parole del Prefetto di Cagliari.”
“Aumenta il degrado sociale e gli amministratori locali non vengono ascoltati – ha aggiunto Deidda – Non sono nuclei familiari quelli che arrivano, sono in maggioranza maschi adulti, non sono siriani ma provengono da zone che difficilmente sono identificabili come zone di guerra”. (red)
(admaioramedia.it)