Sono 456 gli immigrati sbarcati ieri, al Porto Canale di Cagliari, dalla nave norvegese Siem Pilot, che aveva raccolto gli immigrati da tre diverse imbarcazioni, con provenienze diverse: la maggior parte dalla Nigeria e dal Senegal, qualcuno dall’Eritrea e da altri paesi africani.
Questo sbarco, il terzo nell’Isola di dimensioni consistenti, ha presentato criticità maggiori rispetto al solito, nonostante la macchina dei soccorsi, con Asl 8, Protezione civile e Croce rossa in prima fila, fosse allertata da oltre 24 ore. Infatti, il quadro clinico generale degli immigrati, tra i quali 62 donne e qualche bambino, era fortemente compromesso, evidenziando molti casi di disidratazione e di infezioni della pelle, dovuti anche alla scarsa igiene personale, quindici casi di scabbia (ora in isolamento) e pure un caso, mai avvenuto prima durante uno sbarco, di un uomo con gravi problemi alla vista, immediatamente ricoverato. A bordo anche un giovane, tra i 17 ed i 20 anni, deceduto, ma le cause della morte non sono ancora chiare. Dopo gli accertamenti sanitari, sono stati ripartiti nei centri di accoglienza, recuperati dagli ormai famigerati bandi delle Prefetture: nel cagliaritano saranno ospitate 214 persone, 136 andranno in provincia di Sassari, 54 nel Nuorese e 42 nell'Oristanese.
“Le Istituzioni trascurano le parole dei sindaci, che non più tardi di qualche settimana fa, durante l'assemblea dell'Anci, hanno detto di non poter più gestire l’accoglienza nei propri territori”. E’ l’allarme lanciato da Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ricordando che “gli amministratori locali sono preoccupati dagli umori dei propri concittadini: vedono arrivare decine di immigrati e sanno che, passata la prima emergenza, resteranno in quel comune per mesi e mesi senza occupazione. Tra loro, sono troppi i cosiddetti 'migranti economici', ossia in cerca di lavoro. Verranno espulsi? Non credo e saranno liberi di circolare, vendere merce tarocca, delinquere. In più, resta irrisolto il problema degli organici delle forze dell’ordine che sono insufficienti."
"Ormai, la Giunta regionale esegue tutto quello che il Governo ordina (con buona pace dei sovranisti indipendentisti), i Prefetti prendono atto e i Sindaci sono gli ultimi a sapere – ha aggiunto Deidda – I recenti fatti di Treviso e Roma dovrebbero far riflettere. La pazienza dei cittadini ha un limite ed anche in alcuni paesi sardi ci sono alcuni segnali in tal senso." (red)
(admaioramedia.it)
16 Comments
Margherita Manconi
Ed ha assolutamente ragione, ma direi non dei cittadini, ma dei cittadini appunto ignoranti, fortunatamente soni un tantii a non esserlo.
Margherita Manconi
Ps precarie condizioni di salute non mi risulta.
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