Sabato 5 e domenica 6 maggio, Monumenti Aperti tornerà a narrare le storie che riflettono il vero volto di Cagliari: storie di persone, dei loro incontri e delle loro tradizioni, che aspettano di essere raccontate e che meritano di essere ascoltate.
Come annunciato, nella sala del Consiglio comunale di via Roma, sono tanti i volontari e gli studenti, provenienti da scuole di ogni ordine e grado che, coadiuvati da una cinquantina di associazioni, si preparano per raccontare le vicende di ben 68 monumenti. “Si tratta di un contribuito importante – ha affermato l’assessore comunale alla Cultura e al Verde pubblico, Paolo Frau – soprattutto per la crescita di una maggiore consapevolezza fra i più giovani rispetto alla bellezza che ci è stata tramandata e che ancora si dovrà tramandare, così da prevenire i troppi e biasimevoli episodi di vandalismo, come quello che, di recente, ha visto vittime tre delle quattro pregiate statue dell’Ottocento posizionate nei Giardini pubblici del Terrapieno, decapitate da delinquenti che poi hanno gettato le teste nelle aiuole accanto”. Dello stesso parere anche il presidente dell’associazione Imago Mundi, Fabrizio Frongia, che, convinto del successo anche di questa 22^ edizione della manifestazione, ha sottolineato l’importanza del progetto culturale, da considerarsi come “esperimento utile per la rieducazione al rispetto e alla salvaguardia nei confronti del patrimonio materiale e immateriale del territorio”.
Due giorni all’insegna della cultura, dunque, che si snoderanno attraverso quattro percorsi, uno tra gli archivi e tre tra i monumenti, con partenza dalla Cittadella dei musei, l’Orto botanico, il Conservatorio ed il cimitero di Bonaria. Per la prima volta, dopo numerosi anni di assenza, saranno visitabili quest’anno la chiesa di Sant’Eulalia; l’ex 68° Deposito carburanti dell’Aeronautica militare a Monte Urpinu; l’Archivio storico diocesano; l’Archivio Spazio Arcostudio; l’Archivio del quotidiano “L’Unione Sarda”. Ed ancora, la Caserma Ederle, il complesso militare sito nella località originariamente denominata ‘Is Mesas’, oggi nota come Calamosca, di particolare pregio sia dal punto di vista architettonico che costruttivo; infine, il Palazzo De La Vallé in via Torino, sede del Comando Militare dell’Esercito, e l’Ospedale Militare di via Ospedale.
Ad arricchire le visite guidate, ben 11 mostre, 36 interventi musicali e tante attività per adulti e piccini, tra le quali laboratori didattici, conferenze e spettacoli teatrali. Inoltre, anche quest’anno, si rinnova l’iniziativa ‘Gusta la città’, uno spazio importante dedicato alla gastronomia: l’associazione Cascom Sardegna proporrà ‘A fregola d’arte’, un itinerario gastronomico attraverso 10 ristoranti del quartiere della Marina nei quali sarà possibile degustare i sapori della Sardegna. “Una manifestazione che – ha sottolineato l’assessore comunale alle attività produttive, Marzia Cilloccu – è il coinvolgimento del tessuto turistico e commerciale della città”. Infine, nell’ambito della dimensione collettiva che contraddistingue Monumenti Aperti, il presidente del Ctm, Roberto Murru, ha ricordato l’attivazione del servizio “Amicobus” nelle giornate di sabato 5 maggio, dalle 10 alle 20 (con prenotazione fatta il venerdì entro le 18), e domenica 6 maggio dalle 9 alle 20 (con prenotazione fatta il sabato entro le 10), che prevede come destinazioni i monumenti interessati dalla manifestazione.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)