La Befana dei Riformatori ha portato al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, una calza piena di carbone ed una letterina che riassume i motivi della “profonda delusione per il disastro dei primi sei mesi del nuovo governo comunale”. Accompagnata da un alberello di Natale, addobbato coi nomi dei “gioielli dimenticati della città”: ex ospedale Marino, caserma Ederle di Calamosca, carcere di Buoncammino, parco di Tuvixeddu, passeggiata coperta del Bastione, Fiera campionaria, padiglione Nervi, parco di Molentargius, ex carcere minorile di Giorgino, Anfiteatro romano, Ippodromo, ex Manifattura tabacchi. Ma anche l’ex Ospedale Militare, l’ex Panificio militare, le aree dell’Aeronautica di Monte Urpinu, gli ex Istituti medici di via Porcell.
“Non contestiamo il rifacimento dei pavimenti nelle strade commerciali – hanno detto il deputato Pierpaolo Vargiu, il coordinatore cittadino Alessandro Palomba ed il capogruppo consiliare Giorgio Angius – ma ribadiamo che in quelle strade appena rifatte rischia di non camminare più nessuno se non si riesce a dare una nuova prospettiva di sviluppo economico alla città di Cagliari, che oggi sembra condannata ad essere abitata soltanto dagli anziani e dai disoccupati”.
“Al Sindaco Zedda e alla sua Giunta – hanno aggiunto – manca oggi un vero e proprio piano strategico di sviluppo della città, capace di dare senso alla crescita economica di cui abbiamo bisogno per non perdere abitanti e giovani e per non morire senza lavoro e senza futuro”. (red)
(admaioramedia.it)