Dopo le intense polemiche dei giorni scorsi sul servizio di raccolta ‘porta a porta’ dei rifiuti a Cagliari, con decine e decine di foto inviate ai media per raffigurare la presenza di rifiuti nei marciapiedi cittadini, oltre ad un eccessivo sovraccarico di cassonetti e cestini, il servizio Igiene del suolo del Comune ha deciso di fare alcune precisazioni. Il nuovo sistema, dallo scorso 8 aprile, è stato esteso anche ai quartieri Fonsarda, San Benedetto, San Michele, Sant’Alenixedda, Stampace bassa ed alle zone industriali, riguardando l’89% dei cittadini per un totale di 67.870 utenze.
“Una delle principali cause è rappresentata dalla presenza di un rilevante numero di utenze non iscritte ai ruoli Tari e quindi prive dei contenitori personali, dotati di microchip, indispensabili per il corretto conferimento dei rifiuti – si legge nella nota comunale – Solo nel periodo 9-17 aprile hanno presentato denunce di nuova iscrizione e ottenere l’indispensabile kit per la raccolta differenziata 550 nuovi utenti: fino ad oggi sono stati iscritti ai ruoli Tari oltre tremila nuovi utenti. A regime, si stima che non meno di ottomila nuove utenze siano fatte emergere grazie al nuovo sistema di raccolta. Gli utenti non regolari hanno due modi per liberarsi dei rifiuti: utilizzare i pochi cassonetti residui (circa 1.200 a fronte degli 11.000 iniziali) compromettendone l’utilizzo da parte degli utenti, regolarmente iscritti, residenti nelle strade nelle quali il servizio non è ancora stato avviato. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, abbandonare i rifiuti in strada. Per questa ragione, sono stati intensificati i controlli della Polizia municipale, anche attraverso agenti in borghese. Nei casi più gravi, i comportamenti possono costituire veri e propri reati e possono sfociare in un procedimento penale”.
Nella nota viene smentito che negli ultimi quartieri, dove è stato attivato il servizio ‘porta a porta’, non sarebbero stati distribuiti i contenitori condominiali perché esauriti: “Si tratta di una precisa scelta legata alle caratteristiche urbanistiche ed edilizie dell’ambito urbano per adottare misure diverse: esposizione dei mastelli individuali, tranne il vetro, nella fascia oraria 20.30-24; svuotamento dei contenitori da parte del gestore del servizio di raccolta nella fascia 24-5; ritiro dei contenitori dalle sedi stradali a cura degli utenti nella fascia oraria 5–8; nessun caso di doppia frazione contemporaneamente esposta su sede stradale; indicazioni specifiche sul posizionamento dei mastelli nei casi di condomìni di grandissima dimensione; indicazioni specifiche sul posizionamento dei mastelli nei casi di condomìni che abbiano, da entrambi i lati, attività che restino aperte anche in orario notturno”.
“Un servizio ‘studiato’ sulle esigenze di chi deve svolgere il servizio e non sulle esigenze dei cittadini – ha scritto Pierluigi Mannino, consigliere comunale uscente di Fratelli d’Italia, sul suo profilo Facebook – Per chi l’ha ‘studiato’ il cittadino è un suddito che deve adeguarsi al volere dell’Amministrazione e poco importa se ci siano persone impossibilitate a rispettare quegli orari. In questi otto anni sono riusciti a togliere ai cittadini anche la dignità… Ora, in prossimità delle elezioni, iniziano a levarsi i pentimenti di qualcuno che, dopo aver avallato la scelta di un servizio simile, inizia a temere per il futuro. Troppo facile pentirsi ora”. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)