Non è una novità, purtroppo, ma nonostante l’intervento delle Forze dell’ordine, a cui va sempre il nostro ringraziamento, il quartiere Marina di Cagliari si sente abbandonato, davanti all’ennesimo arresto di uno spacciatore africano, più volte fermato per lo stesso motivo.
Stride il silenzio delle Istituzioni, completamente assenti sul fronte della sicurezza. Non si vede ombra di videosorveglianza e non si vedono controlli quando arriva la sera. Non parliamo dei Falchi della Polizia, ma di controlli assidui, perché chi lavora a Marina, o chi è residente, non può vivere avendo sotto casa spacciatori, balordi ubriachi o strafatti da chissà quale droga. A quando i rimpatri coatti, le espulsioni e i Daspo? Arrestarli non basta. Poi, tornano a spacciare nello stesso quartiere. Con quale forza i cittadini possono denunciare e avere fiducia nelle Istituzioni? Commercianti hanno già presentato esposti, ma non si intravede veramente la fine di questa situazione.
Aumenta la concentrazione di immigrati nel quartiere, aumentano i venditori abusivi, aumentano nullafacenti e sbandati, nonché gli spacciatori. Arrivano da Gambia, Camerum, Senegal: da quale guerra scappano? Vanno rimpatriati. Sarebbe bello che le Istituzioni, il Sindaco, il nuovo Prefetto, il nuovo Questore, visitassero il quartiere. Ma non con appuntamenti organizzati, come semplici cittadini, nelle ore serali. Forse si renderebbero conto veramente della situazione di degrado e di pericolo che si vive nel quartiere,
Salvatore Deidda – Portavoce regionale Fratelli d’Italia
(admaioramedia.it)