Un’opera d’arte che nasce con e per i giovani. Ad averla pensata, ideata, studiata insieme all’intero progetto è lo storico dell’arte Maria Dolores Picciau, ad averla realizzata per il giardino della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari, insieme agli studenti del Liceo artistico di Cagliari Foiso Fois, è l’artista Giovanni Campus.
Sequenze di tempo, il nome dell’opera, verrà inaugurata venerdì 16 giugno (ore 18) nell’aula magna di Palazzo Biffi (via Sant’Ignazio 74) a Cagliari, insieme alla presentazione del catalogo curato dalla Picciau, con scritti di Alberto Contu, Ilene Steingut e fotografie di Max Solinas e Uliano Lucas. Mentre il volume traccia la storia dell’opera e si sofferma sull’intera poetica di Campus, l’opera vuole essere un monito ai giovani che in quel giardino andranno durante il loro apprendistato e potranno riflettere sull’importanza di un’istruzione utile, concreta, viva e meditare sui paradigmi di spazio e tempo molto cari all’artista di Olbia.
“Perché l’opera – spiega Maria Dolores Picciau – deve essere un esempio per i giovani e deve essere la sintesi di un sentire collettivo in cui tutti si riconoscono e deve fornire un nuiovo modello di fruizione pubblica degli ambienti”.
Lunghe travi in legno di 6 metri dipinte di bianco formano tre moduli, riarticolano lo spazio del giardino, diventando un tutt’uno con la vegetazione circostante. In diverse occasioni l’artista olbiese è intervenuto su spazi all’aperto con strutture in bilico di legno o metallo. Negli anni Settanta si era cimentato nel tentativo di misurare lo spazio attraverso un’unità di misura rappresentata dal segno corda, come nelle coste della Gallura e in “Ricognizione. forma. rapporti. misure” del 1993 realizzato per il complesso nuragico Genna Maria, dove attraverso questa unità di misura si confronta con le misure primarie del sito nuragico. Nell’intervento di Cagliari, Campus compie l’azione strutturale di misurazione del territorio affidandosi al disegno, al progetto, alla fase ideativa dell’intervento che nel volume della Picciau è stato riportato nella pagina di copertina: “Per tenere presente che il momento dell’ideazione è fondante per Campus che prima di cimentarsi nella realizzazione dell’opera la elabora concettualmente con l’ausilio del disegno, per sperimentare la potenzialità del segno”. (red)
(admaioramedia.it)