“Presto avremo un grande parco giochi per i bimbi da 0 ai 3 anni e per quelli un po’ più grandi. Ci saranno un chiosco e un bagno pubblico; poi fiori, colori e arredi urbani. Le piazze devono essere funzionali e vissute. Mi assumo le responsabilità sui ritardi, ma è meglio impiegarci un po’ di tempo in più e avere la possibilità di correggere anche grazie ai suggerimenti dei cittadini”. Queste le parole, nel dicembre 2016, dell’ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cagliari, Gianni Chessa, poco prima dell’inaugurazione della nuovissima piazza delle Aquile a Pirri. Parole che oggi echeggiano in maniera stridente più che mai, perché, per il momento, purtroppo, di fiori, colori, arredi urbani e giochi per bambini non v’è nemmeno l’ombra.
“Partiamo dagli esordi – racconta il consigliere di Municipalità, Marco Fanari – i cittadini pirresi desideravano una piazza strutturata decisamente in modo diverso, con meno barriere architettoniche, più panchine e soprattutto più spazi verdi. Ad oggi si contano due panchine e tre alberi, e per di più mal curati.”
La piazza, strutturata su due lotti, di cui uno ancora in corso d’opera con notevoli rallentamenti, si presenta in un completo stato di degrado e di decadenza, nonostante abbia poco più di un anno di vita. A causa dei lavori in corso, il secondo lotto non rientra ancora nel programma di pulizia degli operatori ecologici e la sporcizia e l’incuria regnano sovrane.
Ma non solo: alcune mura sono scrostate, altre sono state imbrattate; la pavimentazione appare danneggiata, probabilmente a causa di vandali che, di notte, non si fanno scrupolo ad attraversarla selvaggiamente in sella ai motorini o sugli skateboard, infine, ai margini della piazza si scorgono rifiuti di vario genere.
“Fin dal giorno in cui abbiamo effettuato il primo sopralluogo – prosegue Fanari – ci siamo battuti per ottenere l’installazione di un impianto di sorveglianza, indispensabile sia come deterrente nei confronti di eventuali atti vandalici sia come strumento di sicurezza per tutti i cittadini, data tra l’altro la vicinanza delle scuole e della chiesa. Eppure, nonostante sia previsto nel progetto, l’ex assessore Chessa aveva poi ribadito l’impossibilità di installare un impianto di video sorveglianza per motivi economici e di privacy. Mi chiedo perché per altre piazze, come piazza Garibaldi e piazza Medaglia Miracolosa, questi problemi non si siano posti”.
Il risultato è un fortissimo malcontento della cittadinanza pirrese per quella che doveva essere un’opera ben differente, da intendersi come ‘valvola di sfogo’ di altro genere, e non come teatro di inciviltà e sporcizia, e che si presenta ancora oggi come un cantiere aperto, con un importo di spesa che si è aggirato intorno al milione di euro. Intanto, mentre i lavori rallentano e ritardano, sono giunti i vandali, puntuali, prepotenti e, soprattutto, vergognosamente impuniti.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)