CAGLIARI, Pesante sanzione a commerciante abusivo cagliaritano. Deidda (FdI): ”Invece, gli abusivi stranieri proseguono indisturbati”

Nei giorni scorsi, una multa di 5.000 euro per alcune cassette di cicoria messe in vendita su un marciapiede senza autorizzazione, oggi, un altro venditore abusivo, questa volta di carciofi fuori dal Mercato di San Benedetto, ha rimediato la medesima sanzione comminata dalla Polizia municipale di Cagliari, diventata implacabile contro il commercio abusivo praticato dai cagliaritani.

“Se è giusto perseguire l'abusivismo, perché parcheggiatori e venditori abusivi stranieri continuano ad agire indisturbati? – si è domandato Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d'Italia – E' più pericoloso vendere abusivamente un carciofo che una borsetta, è più abusivo un cagliaritano che un nigeriano o un senegalese? Spiace constatare come ci siano due pesi e due misure: se sei straniero bisogna tollerare perché vieni dalla povertà e dalla guerra (vero o falso poco importa), se sei sardo e cagliaritano, povero e disabile ti stango e devi pagare”.

Il dirigente di FdI ha anche ricordato la lettera aperta che, lo scorso 7 dicembre, ha inviato al Prefetto di Cagliari sul fenomeno dell’abusivismo commerciale, dove evidenziava che “senza legalità non c'è integrazione”, chiedendo “un segnale concreto per evitare che la situazione degeneri ulteriormente e far tornare la legalità”: “Non è arrivata alcuna risposta, ma ci saremo aspettati almeno risultati concreti – ha aggiunto Deidda – Invece, ad oggi né l'Amministrazione comunale né la Prefettura hanno dato segni concreti, se non contro gli abusivi cagliaritani”. (red)

(admaioramedia.it)

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Romano

29 Gennaio 2016 at 20:30

Fare contravvenzione ad un sardo che cerca di sbarcare il lunario vendendo qualche carciofo è più facile che combattere la smaccata illegalità di immigrati più o meno clandestini. Inoltre se stanghi un sardo non escono fuori dai loro rifugi caldi i buonisti ed i demagoghi dell'accoglienza, quelli che campano alla grande grazie agli aiuti pubblici che ci spilla dalle tasche uno Stato che ha abbandonato ogni identità, sovranità, certezza del diritto e delle leggi. Siamo servi e sudditi di questa gente.

Annalisa Chessa

30 Gennaio 2016 at 11:15

Razzismo , i bianchi bisognosi non possono sopravvivere vendendo un carciofo , i neri si ,vendendo falsi accessori di note case di moda . Tassiamo il carciofo prima che venga mangiato !!!!

Luigia Sanna

30 Gennaio 2016 at 14:29

Ormai nei negozi non ci possiamo più entrare A noi va bene anche taroccate ( loro ci mangiano e ci vivono onestamente ) vergognatevi ve la prendete con quei poveri