“Sono un comandante della Marina”, così si presentava millantando di essere un militare. Altre volte si presentava come il ‘braccio destro’ dell’armatore Onorato, altre come un ufficiale della Marina mercantile. Così E.P., 45enne livornese d’origine, stabilitosi a Cagliari da pochi anni, aveva organizzato in poco tempo una serie di truffe scoperte dai carabinieri.
Infatti, i militari hanno scoperto che l’uomo aveva creato appositamente una società con la quale prendeva contatto con soggetti pubblici e privati per proporre eventi, regate e progetti a favore di bambini disabili. In un caso, addirittura, il ‘Comandante’ aveva proposto un collegamento navale, con due corse giornaliere, da Cagliari per una località balneare dell’isola, mettendo a disposizione un suo aliscafo. Ad alcuni amministratori locali aveva recentemente presentato proposte di patrocinio ad eventi e sponsorizzazioni a regate internazionali; ad un imprenditore aveva commissionato lavori di ristrutturazione per oltre 70mila euro, mai pagati; alcuni ristoratori, che lo avevano ospitato per lunghi periodi, non sono mai stati pagati per pranzi e cene, anche con numerosi invitati. In altri casi erano stati richiesti preventivi per servizi di catering. Sotto la lente degli investigatori anche alcune richieste di prestiti ed erogazioni pubbliche.
Le truffe accertate e denunciate contro il livornese sono almeno una dozzina per un ammontare di oltre 100mila euro, ma i carabinieri sono convinti che siano soltanto la punta di un iceberg ancora da scoprire. Perciò, hanno invitato i cittadini e le istituzioni a fare le opportune verifiche e denunce se fossero stati contattati per analoghe attività.
Le presentazioni ufficiali avvenivano in incontri, sia riservati che aperti al pubblico, ai quali l’uomo si presentava in uniforme: durante le perquisizioni all’interno dell’auto e dell’abitazione sono state trovate fuori uniformi della Marina mercantile, complete di berretto e gradi da ufficiale (capitano di fregata), giubbotti di compagnie di navigazione, oltre a riviste, biglietti da visita, adesivi e cartelle con le più svariate intestazioni, che servivano a perfezionare la ‘sceneggiata’ truffaldina.
Il ‘Comandante’, prima di lasciare gli uffici dell’Arma in via Nuoro, ha confermato di avere predisposto un evento per fine di giugno, evento, peraltro, già noto ai carabinieri che avevano già bloccato, appena in tempo, l’inoltro degli inviti ‘nominativi’ da inoltrare alle massime autorità militari, di polizia ed alle istituzioni civili, a livello comunale e regionale. (red)
(admaioramedia.it)