E’ sufficiente fare due passi in città, sopratutto in alcuni quartieri del centro storico, per rendersi conto che a Cagliari qualcosa nella raccolta dei rifiuti non funziona adeguatamente, nonostante l’aumento dei costi per i cittadini di circa il 15% rispetto al 2016.
La denuncia arriva dall’opposizione in Consiglio comunale: “I cassonetti sempre più pieni e le tasche dei cittadini sempre più vuote – ha detto Alessio Mereu, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Cagliari si conferma capitale dell’immondezza con la Tari sempre più alta ed un servizio di raccolta dei rifiuti pessimo”.
“Un salasso per un servizio rifiuti che non è ancora partito e che i cagliaritani non sanno neanche quando inizierà e come sarà attuato – ha aggiunto Salvatore Deidda, portavoce regionale FdI – La Giunta e la maggioranza di centrosinistra hanno giustificato i rincari con l’avvio del nuovo appalto e la raccolta porta a porta che però, invece, ancora non si vede e non si prevedono neanche soluzioni innovative che ripaghino l’utente che differenzia con detassazioni o altro. Non solo non migliora il servizio, ma le cartelle lievitano anche per quei cittadini a cui si era promesso uno sconto, come le famiglie con più figli”
“Rispetto al 2016, quest’anno inoltre i cagliaritani non potranno spalmare in più mesi il pagamento della Tari – ha spiegato Paolo Truzzu, consigliere regionale di FdI – Entro Natale, il sindaco Zedda pretende che le bollette siano pagate in modo consecutivo e senza venire incontro alle difficoltà dei cittadini. L’anno scorso, invece, guarda caso in campagna elettorale, i pagamenti erano possibili a mesi alterni, lasciando maggior respiro alle famiglie strozzate dalla lunga crisi economica”.
Anche il gruppo consiliare di Forza Italia ha contestato l’aumento della tassa sui rifiuti (Tari), presentando un’interrogazione: “La tassa, già consistente, ha subito un incremento, sia per abitazioni che per attività commerciali – hanno evidenziato i firmatari, Stefano Schirru ed Alessandro Balletto – Più che una tassa legata ad un servizio, la Tari sembra essere diventata un’imposta basata sulla superficie dell’abitazione o dell’attività e del tutto slegata dall’effettiva produzione di rifiuti e dall’efficienza dei sistemi di raccolta”.
“La Giunta – prosegue l’interrogazione – non si adopera per cercare soluzioni alternative ed alleggerire il peso fiscale alle famiglie ed alle attività commerciali”. (red)
(admaioramedia.it)