I finanzieri del Comando provinciale di Cagliari ed i funzionari dell’Ispettorato centrale delle Tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (Icqr) del Mipaaf hanno sequestrato 8,5 tonnellate di prodotti utilizzati in agricoltura convenzionale e biologica/biodinamica ad una società di Ravenna, avente depositi e punti vendita anche a Rimini e Cotignola. In particolare è stata data esecuzione ad un provvedimento di perquisizione e sequestro nei confronti di A.A., 54enne di Ravenna, rappresentante legale di un’azienda operante nel settore agroalimentare, che risulta indagato. Le indagini hanno accertato che la società stoccava e commercializzava prodotti contenenti principi attivi destinati al trattamento di derrate alimentari non conformi alla legislazione europea e nazionale e altamente pericolosi per la salute pubblica.
Le indagini, compiute dagli specialisti del nucleo di Polizia tributaria e dell’Icqrf di Cagliari, sono cominciate nello scorso aprile in seguito al rinvenimento in diversi punti vendita del cagliaritano dei prodotti, commercializzati e venduti come “estratti vegetali – consentiti in agricoltura biologica”. Successivamente gli accertamenti si sono estesi all’azienda romagnola, dove sono stati sequestrati prodotti spacciati quali fertilizzanti per un oltre litri/kg 8.500, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato circa 1 milione di euro e coi quali si sarebbero potuti concimare ben 9 milioni di ettari di terra. Dalle operazioni di campionatura e di analisi delle sostanze sequestrate, effettuate presso i laboratori di analisi dell’Icqrf di Catania, è stata accertata la presenza di un alcaloide di origine vegetale, denominato matrina.
Si tratta di prodotti destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, in gran parte provenienti da Cina e India, non possono essere commercializzati sul territorio europeo e nazionale perché esplicando un’azione neurotossica (la medesima di quella svolta dai più tossici fitofarmaci quali fosforganici, cloroderivati e carbammati) sono da considerare pesticidi pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente.
Questa operazione è la seconda di questo tipo dopo quella, conclusa all’inizio del 2015, denominata “mela stregata” che, sempre partendo dalla Sardegna, aveva portato sul territorio nazionale al sequestro di 16 tonnellate e mezzo di pesticidi ed all’accertamento di oltre 90 tonnellate di questi prodotti illeciti. (red)
(admaioramedia.it)