È in corso di svolgimento in Sardegna il concorso enologico “Grenaches du Monde”, concorso che vede protagonisti i vini prodotti con i cannonau di tutto il mondo, organizzato dal Conseil interprofessionnel des vins du roussillon (Civr) con la Regione Sardegna, attraverso l’agenzia Laore.
Vitigno a bacca rossa, che trova in Sardegna il suo habitat da tempo immemorabile, coltivato non solo in altre regioni d’Italia (Tai rosso in Veneto, Gamay perugino in Umbria) ma anche in altre aree vitivinicole mondiali, zona nord della Spagna e meridione della Francia, dove si identifica come Grenache, Garnatxa, Garnacha, ma anche in Sudafrica, Cile ed Australia.
Il Concorso, giunto alla sua quinta edizione, si svolge per la prima volta in Sardegna e avrà il suo grande epilogo oggi alle ore 20,30 all’ex Manifattura Tabacchi con la serata “Notte dei Grenaches” con esposizione e degustazione di tutti i vini in concorso. I commissari dovranno giudicare i vini ottenuti da questo versatile vitigno, suddivisi in diverse categorie, dai bianchi ai rosé e ai rossi, dagli spumantizzati ai vini dolci naturali. Su 122 campioni italiani da analizzare ben 104 sono sardi, dato che attesta la grande diffusione nel nostro territorio (circa 7.500 ettari) e il titolo di guida enologica per questo vitigno. Intorno alla manifestazione sono state organizzate visite al Museo etnografico di Nuoro, al sito nuragico di Barumini ed altre iniziative di supporto alla manifestazione.
Dal 1972, in Sardegna il cannonau ha una sua Denominazione di origine controllata “Cannonau di Sardegna D.O.C.” e tre sottozone che rappresentano tre identità specifiche di tale vitigno: Oliena o Nepente di Oliena, Capo Ferrato e Jerzu; nelle denominazioni aventi la specificazione “classico”, le uve devono invece essere prodotte nei comuni delle province di Nuoro ed Ogliastra. Lo scorso anno, a Saragozza, la manifestazione ha premiato nelle diverse tipologie 176 vini, tra i quali 5 vini sardi con la “Grand gold medal” (punteggio da 92,5 a 100), 5 con la “Gold medal” (punteggio da 87 a 92,4) e 3 “Silver medal” (punteggio da 84 a 86,9). L’augurio è che anche quest’anno il nostro cannonau, grande espressione del nostro territorio, sia premiato per le sue peculiarità di vitigno particolarmente vocato della nostra terra.
Ferruccio Sabiucciu
(admaioramedia.it)