Ieri, sembrava che la protesta fosse rientrata, promettendo a qualche immigrato di poter lasciare l’Isola via mare nei prossimi giorni ed una parte era rientrata nei centri di accoglienza. Ma stamattina, gli stessi (circa 150) che da alcuni giorni bivaccano in piazza Matteotti a Cagliari hanno ripreso a manifestare, sedendosi sul marciapiede davanti al Comune, con slogan e cartelli, chiedendo di poter tornare nella Penisola: non hanno alcuna intenzione di restare in Sardegna.
“Le scelte imposte da Renzi a Pigliaru fanno acqua da tutte le parti – ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – E’ illogico e ingiusto portare in Sardegna chi è diretto altrove e non vuole restare nella nostra isola. E’ sbagliato nei confronti dei migranti ed è altrettanto sbagliato nei confronti della Sardegna, che non può essere utilizzata dal Governo come zona cuscinetto o come muro d’Europa sul Mediterraneo. Mentre, dopo le passerelle dei mesi scorsi, Pigliaru e i suoi restano nascosti, le forze dell’ordine, i volontari e i sindaci sono lasciati soli a fronteggiare tensioni prevedibilissime nel momento in cui qualcuno a Roma ha deciso di interporre per la seconda volta il mare tra i migranti e la loro meta. Altro che progettare ‘hub’ o aumentare le quote destinate all’Isola: bisogna pretendere un confronto con il Governo per interrompere subito un meccanismo perverso che non fa altro che alimentare il circuito dei trafficanti di donne, uomini e bambini”.
Contrario all’istituzione di un hub nel porto di Cagliari, annunciata nella recente visita in Prefettura dal prefetto Morcone, capo del Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno, anche Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: "Il Governo regionale si è dimostrato incapace ad elaborare una strategia. Quanto sta accadendo in questi giorni non è frutto né dell'emergenza, né del destino cinico e baro, ma di scelte sbagliate. Raccogliendo il grido d'allarme di tanti sindaci e amministratori locali avevamo denunciato che il problema non sarebbe stata l'accoglienza immediata, post sbarco, ma la gestione successiva degli immigrati. Si è pronti a creare una struttura fissa che renda stabile il flusso di immigrazione, trattenendo persone che, invece, non vogliono rimanere nella nostra terra. A rischio è la tenuta sociale se non si ritrova un po’ di buon senso nella gestione del problema immigrazione e la costruzione di un Hub regionale non farebbe altro che incrementare situazioni di tensione. Si ascoltino le voci dei tanti amministratori locali visibilmente preoccupati perché lasciati soli a gestire l'emergenza o quelle dei tanti operatori delle forze dell'ordine, che quotidianamente denunciano le carenze d'organico e l'estrema difficoltà a gestire nuove ondate”. (red)
(admaioramedia.it)
17 Comments
Agostino Secci
Questi sono piu furbi dei Sardi,il Sardo non fa nulla quando non ha lavoro prende la nave é se va a l’estero a cercare lavoro!!questi vogliono il biberone completo in casa!Agostino Secci un emigrato Sardo!!!!!!!!!!
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