“La situazione di Porto Canale, purtroppo per i lavoratori, specialmente per quelli della Compagnia lavoratori portuali, continua ad essere critica, per non dire drammatica”. E’ la denuncia di Roberta Massoni, segretaria del Sindacato unitario lavoratori, che ha anche ricordato come, alla luce dello stato debitorio dell’azienda, non si abbiano notizie di alcune spettanze dei lavoratori: la tredicesima del 2014 e la quattordicesima del 2015.
“Eppure l’azienda ha fatto richiesta di fruire del ‘Decreto Letta’ per gestire la situazione debitoria – ha aggiunto Massoni – Ma la governance dell’Authority non ha prodotto nessuna iniziativa per venire incontro a questa situazione. Potrebbe sembrare superfluo, davanti a cosi gravi problemi, la mancanza di spogliatoi e di servizi igienici che i lavoratori Clp chiedono da anni, essendo costretti a cambiarsi nel piazzale del parcheggio ed a chiedere il permesso alle altre aziende per poter soddisfare le esigenze fisiologiche. Una situazione che rappresenta in modo evidente l’inefficienza di un’Authority che per sfortuna di Porto Canale è commissariata e di conseguenza gestita senza alcuna programmazione o investimento utile a garantire i diritti e le tutele anche dei lavoratori che operano nell’area portuale. Una situazione che non possiamo più sopportare e a cui bisogna porre un immediato rimedio”.
”Chiediamo alla Regione Sardegna e al Comune di Cagliari – ha concluso la rappresentante del Sul – di fare le giuste pressioni al Governo centrale affinché venga nominato un nuovo presidente che possa operare a garanzia del futuro di Porto Canale e a tutela dei lavoratori che in esso operano. Questo vuole essere un grido di allarme che se non verrà preso nella giusta considerazione segna l’inizio di una vertenza che ci auguriamo diventi una vertenza di tutte le parti in causa”. (red)
(admaioramedia.it)
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