La Regione oggi ha firmato un accordo per 15 milioni di euro (fondi Fesr e Fse) destinati al Comune di Cagliari per il recupero urbano e ad interventi sul sociale nei quartieri cagliaritani di Is Mirrionis e San Michele, eppure, ricorda Piergiorgio Massidda, candidato sindaco alle imminenti Comunali, “nel giugno 2015 Comune e Regione hanno firmato un accordo per la riqualificazione di alcune aree di Cagliari, tra le quali anche il quartiere di Is Mirrionis, ma per un anno non è successo nulla”, poi, “in piena campagna elettorale, firmano un ulteriore accordo per 15 milioni di euro”.
“Perché un anno non è stato sufficiente e non è stato fatto nulla? – ha domandato Massidda – Ci si dimentica di Sant’Elia, Cep e Pirri? Probabilmente a pensar male i 13mila voti potenziali di Is Mirrionis fanno più gola dei 7.000 di Sant’Elia. A Sant’Elia però è prevista la realizzazione di un ecocentro di 6.000 mq, imposto dall’Amministrazione comunale e non condiviso con la popolazione, peraltro senza necessità di ‘valutazione ambientale strategica’. Perché? Noi abbiamo un’altra idea: ci impegneremo ad eliminare il concetto di periferia, lavorando da subito al bando per la riqualificazione della aree periferiche firmato da Renzi pochi giorni fa con una dotazione di 500 milioni di euro, snobbati dal Comune, che peraltro ha ignorato la rete dei professionisti che sarebbero stati disponibili a collaborare con l’Amministrazione per fornire da subito i progetti da presentare. Altro esempio sono il quartiere di Castello e di Stampace: abbandonati, con spazi inutilizzati e palazzi fatiscenti. Ogni quartiere è il centro della città. Ci ribelliamo alle periferie, all’esclusione sociale, la città policentrica che pensiamo noi pone al centro i cagliaritani, la famiglia, lo sviluppo e il lavoro”.
Per Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori, “Sindaco e Presidente sono sull’orlo di una crisi di voti. Chi in cinque anni non ha brillato per l’attenzione ai rioni periferici, ora tenta di recuperare consenso con quello che ha tutte le sembianze di un bluff pre-elettorale. I cagliaritani hanno una buona vista e sicuramente un’ottima memoria, ovvero quanto basta per non farsi ingannare da una serie di finte inaugurazioni e da un finto dinamismo, inscenato per coprire cinque anni di ozio della giunta comunale e due di totale disattenzione di quella regionale. Chi, pur avendo già progetti e risorse pronti, non ha fatto nulla in cinque anni, non è credibile”. (red)
(admaioramedia.it)
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