Costi, spazi, pulizia, tempistiche e modalità: sono soltanto alcune delle perplessità sorte sulla rivoluzione del ‘porta a porta’, che hanno portato ad un lungo dibattito nell’aula consiliare del Comune di Cagliari, richiesto dal consigliere del gruppo misto Alessandro Sorgia, fortemente contrario al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti.
Dall’accesa discussione è emerso un forte scetticismo: “In base a quale norma giuridica il cittadino, privato di un’area personale senza alcun indennizzo al riguardo, viene obbligato a tenere in casa propria i cinque ingombranti mastelli, della cui pulizia dovrà occuparsi lui stesso? – chiede preoccupato Sorgia – Non vorrei che un domani il Comune si trovasse nella condizione di pagare debiti fuori bilancio a causa di una scelta di dubbia legalità e non preceduta da adeguati studi preventivi”. Ha rincarato la dose il capogruppo di Forza Italia, Stefano Schirru, favorevole ad un cambiamento graduale e non così drastico: “Si sarebbe dovuti partire diversamente, attraverso la predisposizione di isole ecologiche in città, in modo tale da dare la possibilità ai cittadini di gestire lo smaltimento dei rifiuti in base alle loro esigenze. Senza contare che con il nuovo sistema, attraverso la presenza dei codici a barre nei mastelli, si sta entrando nella vita privata di ogni persona. Credo che sia necessario governare assieme questa trasformazione, senza fare allarmismo e soprattutto dando risposte concrete ai cittadini, che per il loro impegno se lo meritano.”
Di parere opposto, ovviamente, il capogruppo del Pd, Fabrizio Rodin, soddisfatto dei primi riscontri positivi che giungono dalle zone della città in cui è già partito il nuovo sistema. “È ovvio che ci saranno delle difficoltà, è un po’ come la creazione di un abito sartoriale: bisogna cucirlo via per via, condominio per condominio. Ma, intanto, il costo della Tari è già ridotto”. Scettica Loredana Lai: ”La diminuzione della Tari non è tale da compensare il ‘disturbo’ che viene arrecato ai cittadini”, soprattutto in caso di anziani e disabili per i quali il ‘porta a porta’ rappresenta l’ennesimo problema da gestire in completa solitudine.
Una chiara illustrazione del ‘porta a porta’, diversificato secondo le aree, è stata fornita dal funzionario comunale del servizio Igiene del suolo, Andrea Cossu, convinto non sia possibile optare per un servizio diverso da quello che si sta adottando: “Chi afferma che le isole interrate di piazzetta Maxia stanno funzionando alla perfezione? Nessuno sa come sia la situazione reale là sotto, perché non è controllata né controllabile e, ad ogni modo, si tratta di un servizio che non consente la responsabilizzazione dell’utente. Viceversa, il porta a porta permetterà di monitorare i comportamenti dei cittadini”. Quello dell’atteggiamento dell’utenza è un punto caldo su cui si è soffermata a lungo anche l’assessore alle Politiche per il decoro urbano, Claudia Medda, certa che così sarà possibile “recuperare casi di totale evasione, attraverso l’impegno congiunto da parte di tutti.”
Perciò, sulla scia delle linee guida ricevute dalla Regione, anche i cittadini di Cagliari, convinti o scettici, preparati o meno, si apprestano a modificare non solo le proprie abitudini di vita, ma anche la propria ‘sensibilità ecologica’, con l’obiettivo di “lasciare in eredità una città senza cassonetti”: ai figli spetterà “l’ardua sentenza”. Non ovviamente senza sforzi, sacrifici e criticità, definiti necessari dalla maggioranza di centrosinistra, per abituarsi al nuovo metodo “frutto di una analisi approfondita, che tuttavia non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità”. (red)
(admaioramedia.it)
5 Comments
vaturu
.. e chi lo spazio per tutti questi contenitori non lo ha che fa, se li mette in bagno , in cucina o in camera da letto?
Andrea Putzulu
Cagliaritani, tenete conto di tutto ciò alle prossime amministrative!
Maurizio Locci
Solo a Cagliari…nel resto della Sardegna..funziona ed é sempre in aumento…sempri murrungendi
Massimo Locci
Conosci il sistema che sta adottando Cagliari , è più complesso in una città più grande della sardegna
Maurizio Locci
Mi sembrano,invece,polemiche a prescindere…