Si sono presentati in nove per chiedere le primarie in vista delle Comunali di Cagliari del 2016. Vogliono che il candidato sindaco del centrodestra non venga più designato nelle segrete stanze dei partiti, ma che sia il frutto di una consultazione popolare, libera ed il più ampia possibile. Vogliono evitare che il centrodestra si presenti alle elezioni nuovamente diviso o depotenziato da scelte di vertice, perché sono certi di poter tornare a governare Cagliari, grazie a quel 53% di elettori che, già nel 2011 nonostante la sconfitta finale, al primo turno scelse quell’area.
“L’opposizione alla fallimentare Giunta Zedda è presente qui per proporre le Primarie, utili non solo a scegliere il candidato, ma anche un programma che rinsaldi la coalizione – ha sottolineato Giuseppe Farris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio – Siamo pronti a lanciare la sfida tra chi le vuole e chi no, tra i ‘parrucconi’ della vecchia politica e la nuova politica, contro i pochi che vogliono decidere per molti. Le primarie rappresentano un momento inclusivo di grande partecipazione popolare, che saranno utili anche a ridare motivazioni all’elettorato di centrodestra, maggioritario a Cagliari, che deluso ha deciso spesso di disertare le urne.”
Al suo fianco altri due consiglieri azzurri, che hanno lanciato un messaggio preciso ai propri dirigenti di partito: “Non possiamo più permettere che ai cittadini venga rubata la dignità della scelta. Siamo stufi che i rappresentanti vengano nominati senza consenso”, ha detto Maurizio Porcelli. ”Servono anche ad evitare divisioni all’interno dello schieramento, presentandoci compatti e vincenti alle elezioni – ha aggiunto Stefano Schirru – Qualcuno di noi già le chiese nel 2011, ma i vertici dei partiti non vollero”. Quindi, tutto il gruppo consiliare di Forza Italia, compreso Edoardo Tocco, assente ma favorevole, si schiera per le primarie e difficilmente il partito potrà far finta di nulla.
In Consiglio rappresenta il Ncd e, seppure il suo coordinatore regionale, Maddalena Calia, si sia già espressa contro lo strumento in aperta polemica con lui, Anselmo Piras va avanti per la sua strada: “Al di là degli schieramenti, invitiamo i nostri partiti ad affiancarci in questa battaglia. Le primarie rappresentano una buona risposta alla crisi dei partiti, che non riescono più a risolvere i problemi, perciò dobbiamo rendere i nostri elettori partecipi delle scelte. Un modo anche per combattere la disaffezione al voto, soprattutto se ci sarà un’ampia partecipazione di candidati. Se poi, qualche partito non accetterà lo strumento, si può sempre pensare di convogliare il nostro consenso in qualche lista civica”. Il gruppo consiliare del quale Piras è presidente in Consiglio si chiama Ancora per Cagliari, ottimo brand per una lista di quel tipo. Anche Aurelio Lai, componente dello stesso gruppo consiliare, è convinto della bontà della scelta: “La base deve poter scegliere”.
A livello regionale, Fratelli d’Italia si è già espresso a favore delle primarie in tutte le elezioni ed il suo rappresentante in Consiglio, Alessio Mereu, ha confermato questa volontà: “Uno strumento efficace che consente di selezionare la futura classe dirigente ed un bel segnale alla politica dei nominati, che può consentirci di liberarci dai gruppi di potere che decidono in pochi. Diamo la parola ai cittadini.”
“Ci saremo anche noi – ha detto Gennaro Fuoco, eletto consigliere con Fli, ora tra gli aderenti alla lista Noi con Salvini – Vogliamo decidere le sorti dei territori senza interferenze delle segreterie nazionali dei partiti, mettendo un freno ai personalismi e tagliando le gambe a chi manovra sottobanco.”
Eletto nella lista civica Centro giovani, anche Antonello Floris è pronto a fare la sua parte per le primarie: “Possono essere utili anche per favorire candidature della società civile, al di fuori degli schemi partitici. Sarà sicuramente una scelta di metodo che si rivelerà vincente, interpellando i cittadini prima per non aver sorprese poi.”
Infine, Paolo Casu, eletto nelle fila sardiste all’interno del Consiglio comunale ed al momento iscritto al Gruppo Misto, dopo la parentesi della candidatura alle regionali con Sel, che ha annunciato l’impegno per le primarie a qualsiasi costo: “I partiti hanno imposto troppo le loro scelte, vogliamo essere consiglieri liberi che hanno individuato nelle primarie l’unico sistema per scegliere il candidato sindaco. In caso contrario, farò la mia scelta.”
Perché non siano parole al vento, i consiglieri hanno anche stilato e sottoscritto un Manifesto per le Primarie, che considerano uno strumento di dibattito all’interno dei partiti e dei movimenti civici per arrivare al più presto ad una decisione.
Oltre ai consiglieri presenti, in Consiglio comunale sono schierati all’opposizione anche i due neoaderenti al PSd’Az, Gianni Chessa e Roberto Porrà, tendenzialmente contrari come Pierluigi Mannino del Patto per Cagliari. Per l’Udc Renato Serra, "tecnicamente sono una modalità democratica per scegliere il leader della coalizione, perciò sotto il profilo teorico sono favorevole. Alcune volte, però, possono tendere a 'far fuori' qualcuno o a far 'implodere' la coalizione. Forse, è il caso di vedersi e guardarsi intorno ad un tavolo, poi si potrà parlare di primarie." Infine, i Riformatori, rappresentati in Consiglio da Giorgio Angius, che da tempo sono propugnatori di questo strumento per la scelta dei candidati e perciò inevitabilmente saranno al fianco dei consiglieri che hanno fatto questa proposta.
Fabio Meloni
(admaioramedia.it)