Nonostante le numerose denunce e l'aggressione che, nel mese di settembre, ha subito il giornalista Antonello Lai (mentre cercava di documentarli), i roghi appiccati ai cumuli di rifiuti nel campo nomadi abusivo vicino alla strada statale 554, nel territorio comunale di Cagliari, non sono terminati.
Nei giorni scorsi, le associazioni ecologiste Gruppo d’intervento giuridico ed Amici della Terra hanno inoltrato l'ennesimo esposto al Comune di Cagliari, ai Carabinieri del Noe, al Corpo forestale ed alla Procura della Repubblica di Cagliari.
"Ancora roghi, a tutte le ore del giorno, che affumicano i quartieri di Mulinu Becciu e di Su Planu – si legge nell'esposto – Come già denunciato nell’estate scorsa. Ancora pericoli per la salute, ancora degrado, con cittadini che si sentono impotenti e Istituzioni che non sempre svolgono un’adeguata attività di controllo e di prevenzione di tali fenomeni illeciti. Mai come in casi del genere, così dannosi per la salute pubblica, la prevenzione è obbligatoria, poiché tutti gli interventi successivi potrebbero essere tardivi e inserirsi in situazioni già gravemente compromesse sia sotto il profilo ambientale che sanitario, oltre che sotto quello sociale. Per non parlare degli eventuali, pesanti costi delle bonifiche ambientali delle aree interessate".
Da anni, l’area lungo la 554, è interessata da questo fenomeno di grave inquinamento ambientale, dovuto alla presenza del campo nomadi, all'interno del quale si svolge l’attività di incenerimento dei rifiuti che realizza una vera e propria discarica abusiva. Tanto che, a seguito delle numerose denunce anche delle associazioni ambientaliste, nel maggio 2012 il Tribunale di Cagliari dispose la misura cautelare del sequestro preventivo dell’area. Oltre ad aver accertato un traffico illecito di rifiuti pericolosi, l’Autorità giudiziaria verificò che la persistenza di quella situazione avrebbe potuto portare a pesanti peggioramenti delle condizioni ambientali ed igienico-sanitarie della zona: "La situazione di pericolo per la salute umana e di grave compromissione dell’ambiente naturale in tutte le sue componenti, aria, acqua, suolo e sottosuolo, non è solo una conclusione suggerita dall’esperienza e dal senso comune, ma attestata dalle ripetute segnalazioni inviate dalla Asl al Sindaco di Cagliari”.
Perciò, secondo Grig ed Amici della terra, "è necessario prevenire una nuova situazione di degrado ambientale altamente rischiosa per la salute pubblica dei residenti e di tutti coloro che anche per ragioni di lavoro, si trovano a dover trascorrere gran parte del tempo nell’area interessata dai roghi, e quindi di intensificare l’attività di vigilanza sull’area, al fine di evitare ulteriori fenomeni di degrado e pericolo". (red)
(admaioramedia.it)
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