Gianfranco Zola a Parma ha schierato il Cagliari-2, una formazione largamente imbottita di rincalzi e giovanissimi, compresi i promettenti Barella e Capello, oltre ai neoacquisti Gonzalez, Husbauer e Cop. I rossoblù sono stati eliminati dalla Coppa Italia (2-1 il risultato per gli emiliani). È un peccato solo per la mancata occasione di incontrare la Juventus (che dovrebbe superare il turno contro il Verona, salvo sorprese) ai quarti di finale. Per il resto, crediamo che la società di Giulini non farà un dramma per questo esito negativo: in fondo è meglio concentrarsi sul campionato, vista l’attuale situazione di classifica.
Zola ha mischiato le carte e provato alcune soluzioni tattiche che potrebbero tornare utili in campionato. Ha voluto rivedere all’opera Colombi tra i pali (siamo sempre più convinti che meriti una chance di conferma in rossoblù come secondo di Brkic) e, a sorpresa, ha impiegato Conti da finto centrale, quasi un libero alla De Rossi (ci riferiamo all’esperimento provato da Prandelli in Nazionale, tempo fa), probabilmente per capire se può trattarsi di un’opportunità che possa allungargli il finale di carriera.
Le cose sono andate un po’ meglio nella ripresa, quando Donsah ha rilevato Husbauer e soprattutto Sau ha preso il posto del pur volenteroso Capello. Proprio Sau ha pareggiato temporaneamente i conti e sfiorato il raddoppio, mostrandosi pronto per tornare titolare sin dalla trasferta di Udine. Più in generale, si può dire che sarebbe stato ingeneroso pretendere da una squadra così rimaneggiata una prestazione migliore. E comunque, per lunghi tratti si è visto un gioco arioso e divertente, con passaggi di prima e una circolazione di palla migliore rispetto al recente passato: segno che il lavoro di Zola inizia a produrre i suoi effetti. Occorre ancora tempo, però, per consolidarlo. Tempo e pazienza.
In campionato è tutt’altra musica, e l’Udinese spaventa più del Parma. Ma il Cagliari potrà schierare una squadra decisamente più esperta e quadrata di quella vista al Tardini. La trasferta in terra friulana ci dirà se l’exploit di domenica scorsa è stato fortuito oppure se si è voltato davvero pagina. Noi crediamo che ci siano i presupporti per giocare a viso aperto, e magari portare in Sardegna un risultato positivo. Al Cagliari di questi tempi servirebbe come il pane: per la classifica, certo, ma anche e soprattutto per il morale. Domani Giulini e il diesse Marroccu si incontreranno per decidere, su indicazione di Zola, se operare altri acquisti nel mercato di riparazione. Forse le sorprese non sono finite.
Arrogutottu
(admaioramedia.it)