I piccoli segreti della cucina tradizionale svelati a un gruppo di giovani che, grazie all’esperienza e alle straordinarie capacità dello chef stellato Roberto Petza, hanno potuto apprendere le basi per affacciarsi nel mondo dell’alta ristorazione. Domani, alle 11, al Mem di Cagliari, termina il secondo corso del progetto “Inter20”, portato avanti dall’ufficio politiche giovanili del Comune di Cagliari, in collaborazione con il ristorante S’Apposentu di Casa Puddu.
Il corso, tenuto sotto la supervisione di Petza, dai giovanissimi chef Simone Nebbia, miglior sous chef italiano per la guida “Identità golose” e tra i dieci migliori per il San Pellegrino young chef 2015, e Simon Press, secondo di Matias Perdomo al ristorante Pont de Ferr di Milano, ha visto la partecipazione di 33 ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Tra teoria e pratica, in 100 ore di formazione dal 19 gennaio al 13 febbraio, i ragazzi hanno appreso la pratica del riutilizzo e riciclo degli alimenti per un consumo critico e consapevole, per arrivare al rilancio dei piatti tipici sardi ricreati in un‘ottica innovativa.
Alla conclusione della seconda edizione del corso, saranno presenti Enrica Puggioni, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, Silvia Murruzzu, coordinatrice del progetto “Inter20”, Gianfranco Massa, coordinatore del corso e direttore dell’Accademia Casa Puddu, che si occupa di alta formazione per chef, e Roberto Petza.
Lo chef di San Gavino è reduce da una due giorni a Parigi, ospite dell’Istituto Italiano di Cultura che promuove diversi eventi per rafforzare e ampliare gli scambi culturali tra Francia e Italia, dove lunedì e martedì ha tenuto un corso e presentato, nell’ambito della manifestazione “Ateliers di alta gastronomia, l’italiano in cucina”, tre piatti della tradizione sarda rivisitati: zuppa di fregua di casa con le delizie del mare, basilico e profumo di agrumi, maialino croccante con cardi al rosmarino e salsa al mirto, cannolo croccante ripieno di crema al cardamomo, pere al cannonau e composta di limoni. (red)
Il corso, tenuto sotto la supervisione di Petza, dai giovanissimi chef Simone Nebbia, miglior sous chef italiano per la guida “Identità golose” e tra i dieci migliori per il San Pellegrino young chef 2015, e Simon Press, secondo di Matias Perdomo al ristorante Pont de Ferr di Milano, ha visto la partecipazione di 33 ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Tra teoria e pratica, in 100 ore di formazione dal 19 gennaio al 13 febbraio, i ragazzi hanno appreso la pratica del riutilizzo e riciclo degli alimenti per un consumo critico e consapevole, per arrivare al rilancio dei piatti tipici sardi ricreati in un‘ottica innovativa.
Alla conclusione della seconda edizione del corso, saranno presenti Enrica Puggioni, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, Silvia Murruzzu, coordinatrice del progetto “Inter20”, Gianfranco Massa, coordinatore del corso e direttore dell’Accademia Casa Puddu, che si occupa di alta formazione per chef, e Roberto Petza.
Lo chef di San Gavino è reduce da una due giorni a Parigi, ospite dell’Istituto Italiano di Cultura che promuove diversi eventi per rafforzare e ampliare gli scambi culturali tra Francia e Italia, dove lunedì e martedì ha tenuto un corso e presentato, nell’ambito della manifestazione “Ateliers di alta gastronomia, l’italiano in cucina”, tre piatti della tradizione sarda rivisitati: zuppa di fregua di casa con le delizie del mare, basilico e profumo di agrumi, maialino croccante con cardi al rosmarino e salsa al mirto, cannolo croccante ripieno di crema al cardamomo, pere al cannonau e composta di limoni. (red)
(admaioramedia.it)