Ritardi, accumuli di pratiche, uffici poco comunicativi. In questi termini è possibile riassumere l’edilizia privata cagliaritana, uno scenario disarmante che ha alimentato il dibattito del Consiglio comunale di Cagliari. La Giunta Zedda avrebbe dovuto rendere conto dell’attività degli uffici dell’edilizia entro il 30 ottobre scorso, ma solamente ieri è riuscita ad adempiere il proprio impegno, preso ad agosto nell’aula di Palazzo Baccaredda, a causa della difficoltà, ammessa dall’assessore competente Francesca Ghirra, di raccogliere i dati necessari ad un’illustrazione esaustiva.
Nell’era dell’amministrazione digitale e delle pratiche immateriali, Cagliari non è stata ancora capace di adeguarsi agli standard odierni, causando notevoli disagi ai cittadini che si recano in Comune per richiedere i permessi necessari alla ristrutturazione degli immobili, per regolarizzare la propria situazione abusiva o per ottenere la certificazione di agibilità.
Il lungo intervento dell’assessore Ghirra ha sottolineato le difficoltà degli uffici con numeri per nulla confortanti, anche se, ha rivelato, “l’Amministrazione sta procedendo a realizzare le banche dati necessarie a rendere più immediato l’espletamento delle funzioni da parte dei funzionari, intasati da richieste che giacciono sulle loro scrivanie, in alcuni casi, da anni”.
L’opposizione, per bocca di Stefano Schirru (Forza Italia) ha denunciato la carenza di personale che si occupa di edilizia privata, inoltre “i funzionari presenti nell’organico peccano, forse, di mancanza di entusiasmo visto il loro impiego trentennale all’interno del Comune, impossibilitati ad andare in pensione e cedere il passo a soggetti più giovani a causa della Legge Fornero”. Per il gruppo #Cagliari 16, capeggiato da Piergiorgio Massidda, la lentezza dell’iter burocratico costa oltre 5.000 posti di lavoro alla città e nega lo sviluppo di un indotto che apporterebbe l’accrescimento dell’economia cagliaritana: “Ogni intervento di edilizia privata – ha spiegato l’ex candidato sindaco – costa in media 50.000 €, se moltiplicato per tutte le pratiche giacenti possiamo capire quanti soldi vengano bloccati dalla burocrazia.” Critica anche la posizione dei Riformatori, Giorgio Angius ha indicato nell’edilizia privata il vero punto debole di questa amministrazione cittadina, ferma ancora al 2011, in termini di sviluppo della macchina organizzativa. Più teneri nei confronti della Giunta, i consiglieri di maggioranza, che si sono dimostrati comprensivi verso le difficoltà degli uffici e dell’assessore Ghirra a porre rimedio ad una situazione ereditata dal passato.
La mancanza di personale adeguato al buon funzionamento della macchina amministrativa è da diverso tempo oggetto di critica in sede consiliare, infatti, anche qualche settimana fa, l’esponente di Fratelli d’Italia, Alessio Mereu, denunciò la mancanza di personale a disposizione dei gruppi consiliari, che rallenta l’incarico di rappresentanza dei consiglieri “costretti a dover adempiere in maniera solitaria il loro lavoro”. (red)
(admaioramedia.it)