"Siamo felici per lo stadio e contenti per un traguardo inseguito dopo tanti anni e ci auguriamo che non vi siano più ostacoli per il Cagliari calcio, ma quando vediamo esultare e usare politicamente quello che poteva essere fatto cinque anni fa c'è qualcosa che stona". E' il commento di Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d'Italia, dopo il voto favorevole del Consiglio comunale di Cagliari al progetto del nuovo stadio Sant'Elia. "Gli stessi che ora esultano ponevano l'ostacolo della pista d'atletica, dell'opportunità di concedere l'area ad un privato speculatore e non so quanti altri ostacoli – ha aggiunto Deidda, riferendosi ai tentativi dell'ex presidente Cellino – Ben venga che abbiano capito quello che da tempo i tifosi chiedevano, ma un minimo di pudore. Il calcio era etichettato come lo sport degli ultras violenti e andava di moda tifare Dinamo davanti al mega schermo dell'ExMa (moda ora tramontata, mentre è tornata quella per i rossoblu, giusto in tempo per la campagna elettorale). Intanto, i tifosi del Cagliari volavano a Trieste per le partite casalinghe. Oggi, non si parla più di speculazioni edilizie o commerciali. Il miracolo della campagna elettorale, con le memorie corte di chi si esaltava per Silvestrone e per gli americani, per chi etichettava i privati come demoni. Neanche un ringraziamento per Cellino per gli anni belli del Cagliari e per quello che è stato, da Trieste ad Is Arenas, addirittura la causa col Comune". (red)
(admaioramedia.it)