Dalla morte, a volte, può davvero tornare a sbocciare una vita. Ne sanno qualcosa gli atleti iscritti all’evento che si terrà da lunedì 18 a domenica 24 giugno a Cagliari: la decima edizione dei Campionati sportivi europei per trapiantati e dializzati. Con coraggio e tenacia, gli atleti faranno da sprone per tutti coloro si trovano ad affrontare piccole o grandi difficoltà, in una manifestazione che, comunque, sarà anche un’importante vetrina di richiamo turistico per Cagliari.
“Si tratta di un evento internazionale importante – afferma l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Sport e Politiche giovanili, Yuri Marcialis – che coniuga il fattore sportivo ad alto livello con la riabilitazione, la prevenzione della salute e la cura della persona, e che promuove al contempo la socialità fra le persone. Inoltre la presenza di più discipline consente all’Amministrazione di cimentarsi nei preparativi di una manifestazione tanto impegnativa e di ‘allenarsi’ in vista di futuri eventi di tale portata”.
Sono numeri da record quelli del campionato 2018: due anni fa a Vantaa, in Finlandia, gli atleti registrati erano poco più di 300, quest’anno, invece, si contano ben 468 iscritti e 25 nazioni europee partecipanti, fra cui Russia e Kazakistan aderenti per la prima volta. Fra gli atleti che scenderanno in campo, una squadra invincibile capace di travolgere ostacoli difficili come quelli di una malattia, spiccano una bimba di 10 anni, la più giovane, trapiantata di fegato ed il più anziano, un atleta irlandese di 80 anni, e tre nomi già noti tra gli ‘esperti’: il tennista sardo Nino Satta, Walter Uccheddu, campione europeo tra i dializzati, e Giovanni Fadda, vice campione mondiale di mini maratona ai campionati di Malaga 2017.
“È un segno importante quello che giunge dalla Federazione europea – sostiene commosso Giuseppe Canu, presidente del Forum Sport Italia-Nazionale Italiana – perché l’evento rappresenta un vero ritorno alla vita per coloro che l’avevano perduta. Anche se il più grande ‘grazie’ va senza dubbio, tra i tanti, a tutti i donatori: senza il loro coraggio di certo non potremmo essere qui oggi”. Promozione nel campo delle donazioni, dunque, ma anche nel campo sportivo, affinché, come dichiarato durante la conferenza stampa dalla responsabile del Centro regionale trapianti, Francesca Zorcolo, “l’evento possa incoraggiare la partecipazione dei trapiantati allo sport agonistico, lo strumento migliore per testimoniare l’efficacia del trapianto stesso e per promuovere la cultura della donazione”.
Il programma delle gare prevede lo svolgimento quotidiano di tre o quattro discipline sportive in contemporanea, suddivise tra la mattina e il pomeriggio che, di volta in volta, avverranno nei diversi siti sportivi prescelti, fra cui il campo Coni, per le gare di atletica leggera, la piscina olimpionica di Terramaini, il PalaMarcozzi del tennistavolo nel quartiere di Mulinu Becciu, mentre a Maracalagonis è disponibile il palazzetto del bandminton, unico in Sardegna. La cerimonia di apertura dei campionati si terrà lunedì 18 giugno, alle 16.30, all’interno del campo Coni con una sfilata delle nazioni partecipanti, gli interventi delle autorità presenti ed il giuramento degli atleti.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)