Sono trascorsi pochi giorni dalla ‘strana’ vicenda della sala del centro culturale dell’Exma a Cagliari, prima negata e poi concessa a CasaPound per la presentazione delle liste elettorali, ed ieri il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato la cosidetta ‘mozione antifascista’.
Il documento, presentato da Davide Carta (Pd) e votato dalla sola maggioranza di centrosinistra più i due consiglieri grillini, impegna l’Amministrazione comunale “a promuovere iniziative volte a diffondere valori di libertà, tolleranza e uguaglianza, con particolare attenzione alle politiche giovanili, e a ribadire i principi antifascisti della nostra Costituzione anche nella concessione degli spazi pubblici”. I consiglieri del centrodestra, dopo aver contestato la mozione, non hanno partecipato al voto. Tra le possibili conseguenze della mozione, l’inserimento nei moduli di richiesta degli spazi pubblici l’esplicita dichiarazione di riconoscersi nei valori antifascisti.
“Ennesimo tentativo di mettere il bavaglio a CasaPound per impedire che gli elettori possano ascoltare la nostra voce, le nostre idee, i nostri programmi – ha commentato il candidato alla Camera, Edoardo Lecis – Dopo il puerile tentativo della settimana scorsa ridicolmente fallito, a Palazzo Bacaredda non si rassegnano e continuano a rosicare. Invece che preoccuparsi di risolvere i problemi reali dei Cagliaritani, di chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, del disagio sociale che monta nei nostri quartieri, dell’emergenza abitativa, della sicurezza, della crisi economica, delle carenze strutturali e dei disservizi della Pubblica Amministrazione, i nostri avversari politici continuano a guardare indietro ad oltre settant’anni fa”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
il consumatore
Per me, questi antifascisti che vogliono cancellare e proibire con una mozione inutile e perditempo questo pensiero, mi sembrano più fascisti dei fascisti di una volta, perché si abbina un ideale del comunismo sicuramente peggiore del fascismo italiano, che ha mitigato e controllato il potente nazismo di un Paese che allora come oggi vuole dominare l’Europa.
Fabrizio Zinzula
Hanno paura