CAGLIARI, CasaPound contro il laboratorio di travestimento per bambini: “Non sono cavie per i vostri esperimenti”

13 Marzo 2016

La polemica sul laboratorio di travestimenti per bambine e bambini (dai 4 agli 8 anni), curato dalle Famiglie Arcobaleno, nell’ambito dell’appuntamento “Le Lesbiche si raccontano”, organizzato dalle associazioni Arc e Sardegna Queer a Cagliari, era partita alcuni giorni fa con gli interventi del consigliere regionale Marcello Orrù, che aveva scritto anche una lettera al prefetto cagliaritano per chiederne l’annullamento (“Ritengo gravissimo il tentativo di coinvolgere bambini in iniziative che mirano ad influenzare la loro formazione e la loro identità sessuale”), e di Fratelli d’Italia (“Questi laboratori e questo tipo di teorie non devono passare. I bambini devono essere lasciati fuori da queste diatribe”). Il gioco del travestimento, secondo le critiche, ha il non troppo recondito obiettivo, figlio della ‘teoria gender’, di annullare le ‘differenze di genere’: per esempio, consentendo ai maschietti di vestirsi da principesse ed alle femminucce da principi azzurri.

Questa mattina, al Lazzaretto, il laboratorio è stato contestato dai militanti di CasaPound che hanno distribuito un volantino dal titolo “I bambini non sono cavie per i vostri esperimenti”. “E’ inammissibile – si legge in una nota – che associazioni lautamente finanziate con i contributi della Regione e dell’ Ersu possano arrivare a programmare ed eseguire ‘laboratori di travestimento per bambini’ in strutture di proprietà comunale con il rischio di interferire nello sviluppo della sessualità dei bambini. E’ difficile credere che, nel contesto di un evento chiamato ‘le lesbiche si raccontano’, la sessualità non possa avere un ruolo nel ‘gioco simbolico’ del travestimento come invece sostengono gli organizzatori. Davvero indossare ‘vestiti e accessori di vario tipo’ contenuti in ‘grandi ceste’ per affrontare ‘il tema degli stereotipi di genere’ , come si legge nella descrizione dell’ evento, non dovrebbe avere nulla a che fare con l’identità sessuale dei bambini? Davvero far indossare a un bambino di 5 anni una gonna sarebbe un gioco innocuo? Non siamo d’ accordo ed abbiamo il dovere di manifestare concretamente il nostro dissenso contro la strumentalizzazione dei bambini per fini meramente propagandistici e quantomeno ambigui”. (red)

(admaioramedia.it)

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Cagliari Teorie Gender

41 Comments

Romano

13 Marzo 2016 at 14:46

Le sinistre e le strutture pubbliche che appoggiano e finanziano direttamente od indirettamente simili iniziative devono essere cancellate e disapprovate da chi non ha problemi di identità sessuale. I genitori che in nome di un progressismo di sinistra fanno solamente pena. Forse sono loro, più che i loro figli innocenti, a dover essere educati.

Samantha Mereu

15 Marzo 2016 at 7:41

È sbagliato non far seguire la propria natura ai bambini ma è altrettanto sbagliato spingerli ad essere quello che non sono. Devono essere liberi di essere i genitori e gli educatori hanno il compito di stargli accanto e sostenerli non di indirizzarli in alcuna direzione.