La Prefettura di Cagliari sapeva che il peggio non era ancora arrivato, tanto che lo scorso 12 agosto ha emesso l’ennesimo avviso pubblico che sollecita le manifestazioni di interesse per “l’affidamento temporaneo del servizio di accoglienza in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”: ”Stante il perdurare dell’emergenza migratoria nella penisola si deve urgentemente procedere all’individuazione di ulteriori strutture temporanee da utilizzare nell’ipotesi che vengano assegnate ulteriori quote di migranti nell’ambito di territori di competenza”, è scritto nell'Avviso, passaggio obbligato prima della stipula delle convenzioni.
Ovviamente, le richieste sono le solite (gestione amministrativa, assistenza alla persona, servizi di pulizia ed igiene, erogazione dei pasti, fornitura di beni, servizi per l’integrazione) ed i destinatari pure: “associazioni o altri organismi del privato sociale oppure operatori economici con esperienza”. Ma la scadenza è per le ore 12 del 27 agosto, perciò i 935 immigrati che sbarcheranno domattina al porto di Cagliari dovranno essere sistemati nelle strutture già acreditate, seppure ormai strapiene. I nuovi arrivati sono a bordo della nave norvegese Siem Pilot e fanno parte dei 4.400 salvati in queste ore nel mare davanti alle coste della Libia nell’ambito di un’operazione congiunta tra Guardia costiera, Guardia di finanza e Marina militare italiana ed alcune navi straniere che partecipano ai programmi di soccorso. Dovrebbero essere sopratutto etiopi, eritrei e tunisini, tra loro anche qualche decina di minori.
“Il Governo italiano con l'ennesima decisione folle ha deciso di segregarli in Sardegna – ha commentato il deputato di Unidos, Mauro Pili – Tutto questo non ha niente a che vedere con l'accoglienza. È semmai l'ennesimo atto di arroganza di chi vuole continuare ad alimentare le tensioni in Sardegna. Il governo Renzi vuole trasformare l'isola in un campo di isolamento. Lo fa con il silenzio vergognoso e complice della Regione. Un atto grave e inaudito se si pensa alle proporzioni del trasbordo. Su 3.000 messi in salvo un terzo viene trasferito in Sardegna. Siamo alla follia di stato!”
Anche Fratelli d’Italia protesta per l’ennesimo arrivo e lancia un appello ai sindaci: “Visto che la Regione è assente, fatevi sentire contro il Governo Renzi-Alfano, vero responsabile di questa politica scellerata che permette a navi di tutta Europa di portare nei nostri porti migliaia di immigrati – ha detto Salvatore Deidda, coordinatore regionale – L'Anci da tempo ha chiesto un inversione di rotta e aveva ammonito il Governo di non abbandonare i Comuni. Non è' cambiato niente. Non è stato ascoltato neanche l'appello del sindacato di Polizia Sap che da tempo denuncia la carenza di uomini. La Sardegna e l'Italia stanno diventando il più grande campo profughi d'Europa, con la libera circolazione di migliaia di persone di cui non si conosce ne l'identità ne la storia”. (red)
(admaioramedia.it)
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