E’ arrivata stamattina, al Molo Ichnusa del Porto di Cagliari, la nave norvegese Siem Pilot, ormai nota alle cronache isolane, con a bordo 900 immigrati (740 uomini, un centinaio di donne e 58 minori, tra i quali 35 bambini: il più piccolo ha 6 mesi).
Troppe per essere fotoidentificate in una sola giornata, perciò una parte di loro dormirà nella struttura allestita sul molo all’interno del Terminal cagliaritano. Infatti, il tanto citato hub al Porto Canale per la prima accoglienza e lo smistamento degli immigrati è ancora lontano dall’essere realizzato. Non c’è traccia neanche degli adempimenti della gara per la tensostruttura e le responsabilità burocratiche da attribuire stanno creando inaspettati rallentamenti (nonostante i quasi 2 milioni di euro necessari siano nelle casse della Prefettura di Cagliari da ottobre dello scorso anno), perciò difficilmente la struttura sarà disponibile per l’estate, come era nei programmi del Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno.
La ripartizione dei nuovi ospiti è stata preventivamente decisa dalla Prefettura di Cagliari (426 nelle strutture della provincia di Cagliari, 273 in quelle di Sassari, 117 di Nuoro e 84 di Oristano), che nelle ultime ore si è prodigata, con qualche difficoltà, per trovare nuovi posti all’interno delle strutture di accoglienza, perché gli ultimi bandi non hanno dato i risultati sperati: “Se non ci sarà un turn over, andremo in sofferenza”, ha detto il vice prefetto Carolina Bellantoni.
Il ritorno a Cagliari della Siem Pilot, una delle navi private che maggiormente accompagna gli immigrati, salvati al largo delle coste libiche, nei porti italiani, ha incuriosito Mauro Pili, deputato di Unidos: “Possibile che sia sempre posizionata al posto giusto e al momento giusto? Come è possibile che anche questa volta fosse a poche miglia dalla costa libica pronta per un carico di 900 migranti? Chi gestisce questo traffico di migranti? Ma non stavano trattando con il governo libico per fermare questo flusso infinito?”.
“E’ diventata una vera e propria invasione – ha commentato il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu – La Sardegna si è ormai trasformata in una meta per i migranti, con l’approdo quasi incontrollato di profughi. E’ giunto però il momento di fermare questa continua incursione senza freni. Abbiamo già fatto la nostra parte. In Corsica la quota dei migranti è ferma allo zero. Nelle rotte attorno alla Spagna ci sono solo poche migliaia di profughi. Solo nel 2016 sono arrivati oltre 9mila migranti con la complicità di una giunta regionale incapace di porre un freno alle scelte calate dall’alto dal governo italiano. Il mercato dell’accoglienza è diventato un business, con le cooperative che speculano sull’arrivo di migliaia di persone considerate in difficoltà”.
“È inaccettabile che il Governo consideri l’isola solo per farne un grande centro di accoglienza, con la complicità di una Giunta regionale sottomessa e servile rispetto alle decisioni del governo. Non vogliamo che la Sardegna diventi la Cayenna dei profughi”, così ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco. “E’ assolutamente illogico portare qui persone che non vedono l’isola come destinazione, provocando tensioni che ormai sono all’ordine del giorno. L’elevato numero di arrivi sta mettendo in seria difficoltà la gestione degli stessi profughi con il rischio legato all’ordine pubblico e al pericolo di reati che diventa una questione nodale nelle città principali della Sardegna”.
Proprio sul tema della sicurezza legato al fenomeno migratorio, il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno: “Il sistema complessivo dell’accoglienza presenta grosse lacune sul fronte dei controlli, a causa soprattutto del grave sottodimensionamento degli organici delle forze dell’ordine. Da anni, anche a seguito delle ripetute denunce dei rappresentanti sindacali, sollecitiamo il ministro dell’Interno affinché intervenga sulla questione degli organici, con particolare riguardo alle unità preposte alla vigilanza della frontiera e dei flussi migratori. Una situazione assurda perché alle maggiori competenze attribuite non è corrisposto un adeguamento di uomini e mezzi”.
“La questione degli sbarchi diretti – ha aggiunto Vallascas – è particolarmente delicata in un contesto in cui si intreccia l’emergenza immigrazione con l’allarme terrorismo, soprattutto, in una situazione di tensione dovuta alla presenza di terroristi jiadisti in alcuni penitenziari della Sardegna”. (red)
(admaioramedia.it)
7 Comments
Marco Tonarelli
Schifo
Italo Secchi
Strano…. sempre la stessa nave. Grandi affari per l’armatore norvegese con iscrizione alla Caiman. Business !!!!!
Antonina Foddanu
Io la chiamerei Nave Pirata , e vorrei sapere perchè li portano In Sardegna forse e una discarica ?, Se li piaciono tanto se li porti a casa sua ! Ma Pigliaru quanto a pigliaru ?
Beppe Max
Io verificherei dove sono stati raccolti in mare.. Se risultasse presi vicino alla Libia ….o sequestrerei la nave o rimanderei la nave indietro e scaricarli nel paese dove registrata la nave.
Marco Tonarelli
Se guardi su youtube un ragazzo ha ricostruito le rotte di questa nave. Fa la spola da tripoli alla Sardegna e Sicilia. Non va in Tunisia e non si ferma a malta. Questa è vera mafia.
Marco Tonarelli
http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/15/le-immagini-incastrano-le-ong-cosi-caricano-i-migranti-vicino-alla-lib/1375175/
Marco Tonarelli
http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/15/le-immagini-incastrano-le-ong-cosi-caricano-i-migranti-vicino-alla-lib/1375175/