Per ogni cagliaritano è d’obbligo conoscere la leggenda che ruota attorno alla ‘Sella del diavolo’, secondo la quale Lucifero, venendo disarcionato, perse la sella… e la battaglia, che venne vinta invece dagli angeli, a cui si deve il nome del golfo sul quale si affaccia la costa meridionale della Sardegna. Tuttavia, è privilegio per pochi aver ammirato, almeno una volta nella vita, le bellezze sottomarine della famosa Sella, dietro la quale si accede soltanto via mare.
Con l’imminente battesimo della “Nemo sub” quel “tuffo dove l’acqua è più blu” sarà invece consentito a tutti. Si tratta di una imbarcazione che sta per essere varata nel porticciolo turistico di Marina piccola: grazie allo scafo fatto di vetri, infatti, sarà possibile, stando comodamente seduti e all’asciutto, provare l’esperienza di quella che può essere definita a tutti gli effetti una gita in barca ma al di sotto del livello del mare, ammirando pesci di vario genere, vegetazione marina variegata, grotte nascoste e tante, intensissime, sfumature di azzurro. Il semi-sommergibile, che dovrebbe poter ospitare una decina di visitatori oltre il pilota, è operato da “Nemo sub italy”, importatore per l’Italia di questo tipo di imbarcazioni, che nascono in Croazia e che vengono impiegate già in 44 mete diverse a livello mondiale.
Dal prossimo 25 aprile dunque, tempo permettendo, la Nemo sub salperà dal porticciolo di Marina piccola per effettuare le visite guidate (a pagamento) della durata di circa 45 minuti sia in versione diurna che in versione notturna, con potenti fari subacquei a led che rendono l’esperienza ancora più affascinante e suggestiva sia per i grandi che per i più piccoli. Ma non solo: nella sua innovatività, l’esperienza della Nemo sub potrebbe racchiudere in sé un significato importante per ogni visitatore, ovvero quello di avvicinarlo al rispetto dell’ambiente e di tutte le altre forme di vita, e di renderlo finalmente consapevole del valore immenso di quel patrimonio naturale che va deteriorandosi giorno per giorno a causa dell’uomo e della sua noncuranza nei confronti di tutto ciò che lo circonda.
“Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche” (Toro Seduto).
Laura Pisano
(sardegna.admaioramedia.it)