Hanno minacciato due operatori della Caritas, rifiutandosi di scendere dal pullman dell’organizzazione umanitaria, perciò gli Agenti di due equipaggi della Squadra volante, intervenuti a Cagliari dopo una chiamata al 113, hanno arrestato cinque minori sudanesi, contestandogli vari reati: estorsione, minacce, percosse e lesioni, resistenza e falsa attestazione a Pubblico ufficiale e rifiuto di declinare le proprie generalità. L’episodio è avvenuto ieri, verso le 13.50, ed anche dopo l’intervento della Polizia i cinque sudanesi si erano rifiutati di lasciare il mezzo, minacciando di creare disordini e di reagire ad ogni tentativo degli agenti di interrompere la loro protesta, chiarendo che avrebbero desistito solo dopo aver ottenuto l’immediato provvedimento di espatrio. La trattativa è andata avanti per lungo tempo, ma inutilmente. I giovani si rifiutavano anche di dare le loro generalità ed all’ennesimo invito ad abbandonare il pullman reiteravano la minaccia di compiere atti di violenza.
Nel frattempo, i due operatori della Caritas hanno raccontato agli agenti che erano stati costretti a scendere dal pullman perché temevano per la propria incolumità, in quanto i cinque stranieri già nella giornata precedente avevano creato problemi nella struttura che li ospitava, occupando gli uffici della Caritas, danneggiando infissi ed esercitando violenza anche nei loro confronti. Peraltro, anche il giorno prima, sempre gli stessi ragazzi, avevano prima occupato l’ufficio medico, sedendosi a terra e bloccando l’attività, poi, nel pomeriggio, erano tornati nello stesso ufficio e, dopo aver minacciato di compiere gesti autolesionistici, rotto infissi e messo a soqquadro la stanza, avevano costretto il medico ad andarsene. Ieri mattina, per sottrarsi alle visite mediche, avevano inscenato un’altra forma di protesta cercando di introdursi nell’albergo dove alloggiavano, azione evitata da un operatore che si era frapposto al loro ingresso, ma oltre che minacciato era stato colpito un pugno al petto. Una volta saliti sul pullman inscenavano la nuova protesta, quindi l’arresto. (red)
(admaioramedia.it)
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