Dopo l’appello del giornalista Alessandro Zorco, con una raccolta di firme su Change.org, per salvaguardare gli archivi dell’ex ospedale psichiatrico di Villa Clara a Cagliari, è arrivata l’interrogazione presentata al Ministero dei Beni culturali dal deputato di Fratelli d’Italia, Bruno Murgia e quindi la risposta del sottosegretario Cesaro.
Al centro della questione, oltre 16mila cartelle cliniche dei pazienti, ricoverati nella struttura dal 1896 al 1998, con esami clinici, fotografie, lettere mai spedite ai familiari e quelle che i familiari hanno spedito alla direzione nella speranza fossero lette dai loro cari. Documenti che nel 2010 sono stati portati nei locali dell’Archivio di Stato, che dovrebbe provvedere alla loro tutela ed alla loro inventariazione, ma finora abbandonati per mancanza di personale. Murgia aveva evidenziato che “gli anni trascorsi potrebbero aver già danneggiato il contenuto di alcuni fascicoli”, chiedendo ai Ministri dei Beni culturali e della Salute di intervenire urgentemente “affinché questo enorme patrimonio di umanità non sia disperso e per restituire legittimamente ai parenti, dopo tanti anni, un pezzo della loro storia familiare”.
Nella risposta, il Sottosegretario ha ricordato come il fondo archivistico dell’ex ospedale psichiatrico “non è stato abbandonato, ma anzi è ben conosciuto e monitorato. Il trasferimento all’Archivio di Stato di Cagliari è stato disposto con urgenza nel 2010, benché l’Istituto fosse già all’epoca in carenza di spazi e di personale, per scongiurare il rischio concreto di perdita del materiale archivistico (costituente ‘bene culturale’) dovuto alle condizioni di conservazione assolutamente non idonee e nel 2015 è stato avviato un lavoro di ricognizione del materiale contenuto nelle scatole”.
Quanto agli interventi, l’esponente del Governo ha evidenziato che è stata “sollecitata la predisposizione di un progetto di intervento da realizzarsi anche ricorrendo agli strumenti informatici predisposti dalla Direzione nell’ambito del progetto ‘Carte da legare, archivi della psichiatria in Italia’. La direttrice ha trasmesso il progetto richiesto, comprensivo di spostamento dei materiali e collocamento nei nuovi armadi, nonché di schedatura delle cartelle cliniche con il software Arcanamente”. Sui fondi disponibili, invece, poche certezze: ”La Direzione generale ha disposto lo stanziamento di 1.000 euro per la movimentazione del materiale archivistico e sta provvedendo a reperire ulteriori risorse per la schedatura delle cartelle cliniche”. (fm)
(admaioramedia.it)