I segnali che il clima si stesse surriscaldando, in vista dell’inaugurazione della sede cagliaritana di CasaPound, erano già forti. Infatti, gli ‘antagonisti’, con la sigla del Coordinamento antifascista cagliaritano, con sede organizzativa a ‘Sa Domu’, centro sociale alloggiato nella scuola occupata abusivamente nel quartiere di Castello a Cagliari, hanno preannunciato la mobilitazione, organizzando per sabato 21 un corteo antifascista per “una Cagliari libera dal fascismo e dalle aggressioni fasciste”.
Nei giorni scorsi, c’era stata la denuncia di un’aggressione dai contorni poco chiari (smentita dai militanti di CP), oggi il comunicato di CasaPound che racconta come, ieri notte, alcuni suoi militanti “hanno subito un tentativo di aggressione di fronte alla facoltà di Scienze politiche da una ventina di sedicenti antifascisti armati di spranghe e mazze”.
I militanti di CP si erano recati in viale Fra Ignazio per fotografare le scritte con minacce indirizzate al vicepresidente nazionale Simone Di Stefano ed al responsabile locale Vittorio Susinno, che erano comparse sui muri del Polo universitario nel pomeriggio.
“Quando all’imbocco degli ingressi di Economia – si legge nel comunicato – una ventina di appartenenti al Coordinamento antifascista è uscita da dietro il bar vicino in assetto da guerriglia, brandendo mazze e spranghe e lanciando pietre all’indirizzo dei militanti a bordo delle loro auto, causando danni alla carrozzeria, ma sena ferire nessuno dei ragazzi”.
“Solo la prontezza di riflesso dei nostri militanti ha evitato esiti ben peggiori della trappola di questa notte – ha sottolineato Fabio Corrias, responsabile regionale di CP – Ogni tentativo di intimidire CasaPound servirà esclusivamente da ulteriore sprone per moltiplicarne le attività, sabato la festa di inaugurazione della sede sarà solo l’inizio di questa promessa”. (red)
(admaioramedia.it)