Immagini eloquenti, che ancora una volta non lasciano spazio a troppi commenti: vandalizzate le panchine in marmo del bastione Saint Remy a Cagliari, prese di mira da chissà quale balordo di turno o da qualche turista, poco attento al rispetto dei nuovi arredi, che sale sopra per scattare fotografie o ammirare la bellezza del panorama della città.
Il danno è evidente, come testimoniano le ‘cartoline’ scattate dal fotografo cagliaritano, Bruno Murru. Il monumento di piazza Costituzione era chiuso da ben 18 mesi per i lavori di riqualificazione, il 28 aprile parte delle recinzioni del cantiere erano state eliminate per la conseguente e parziale riapertura, ma in poco tempo sono ricomparsi i primi danni.
A questo proposito, torna d’attualità la proposta fatta dal capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Alessio Mereu, che, già all’indomani delle prime incursioni, aveva proposto con un emendamento (poi respinto dalla maggioranza di centrosinistra) l’installazione di alcune telecamere al Bastione: “Quello che sta avvenendo era ampiamente prevedibile – spiegava Mereu – E’ facile immaginare una serie di atti vandalici che deturperanno l’area, come si è verificato in passato, mentre Giunta e maggioranza voltano letteralmente la faccia dall’altra parte”.
Anche il consigliere regionale di FdI, Paolo Truzzu, prese posizione sul tema: “Due anni di chiusura, i soldi delle tasse dei cagliaritani spesi per il rifacimento della struttura per poi abbandonare il Bastione, cartolina di Cagliari, alla mercé di balordi nostrani e turisti, liberi di deturparlo a piacimento e sicuri di farla franca senza che nessuno possa far pagare loro i danni”.
Alessandro Congia
(admaioramedia.it)