Al Comitato regionale faunistico è arrivata la richiesta di rielaborare il calendario venatorio, con un’estensione sino a fine febbraio, che proroghi la caccia per le specie migratorie (tordo e beccaccia), per dare vita ad una stagione di caccia più lunga in Sardegna.
“La chiusura anticipata rappresenta una restrizione senza nessuna logica che penalizza l’esercito di 40mila doppiette isolane – ha spiegato il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco, che presenterà una mozione – Una discriminazione ancora più grave, tenuto conto delle sentenze che hanno vietato l’apertura anticipata per il prelievo di lepri e pernici a favore dei cacciatori sardi. Serve una modifica della legge quadro del settore. Il comparto venatorio muove un indotto economico che si aggira sui 10 milioni di euro a stagione, con il valore aggiunto delle tasse incamerate dalla Regione per la pratica sportiva. C’è la necessità di riconoscere il ruolo sociale svolto dai cacciatori sulla prevenzione degli incendi e sulla tutela dell’ambiente, mettendo così fine a discriminazioni assurde per il settore venatorio”.
Inoltre, il consigliere forzista ha ribadito la contrarietà anche sulla paventata istituzione degli ambiti territoriali di caccia: “Un disegno che potrebbe produrre divisioni tra gli stessi appassionati, stravolgendo un’attività ormai radicata in Sardegna dal punto di vista culturale e sociale”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Pittanu Billy
E IL BRACCONAGGIO quando pensano di chiuderlo,per che questi del calendario venatorio non sano cosa sia.
Anna Mura
Ma certo, perché no. Allunghiamolo pure, continuiamo ad alimentare la follia omicida e dare spazio ai pistoleri protettori di flora e fauna….