La Sardegna è stata interessata – come buona parte d’Italia – da una serie di perturbazioni atmosferiche che hanno portato abbondanti nevicate e gelate in gran parte dell’Isola. Come non si vedeva da lungo tempo. Paesi e ovili isolati, strade bloccate, boschi e campi innevati e ghiacciati, greggi e mandrie in gravi difficoltà. La fauna selvatica non sta certo meglio, anzi. Migliaia di animali selvatici morti, migliaia di animali selvatici fortemente deperiti e in condizioni estreme. E che ti fanno le associazioni venatorie isolane?
Cpa, Ucs, Federcaccia, Libera caccia, Associazione armieri, Lasc (Libera associazione sarda caccia), Associazione cacciatori sardi uniti e Federcaccia pretendono tre giornate di caccia in più rispetto a quanto stabilito dal Calendario venatorio regionale 2016-17 a tordo e beccaccia, facendo il solito piagnisteo su quanto il mondo è cattivo con loro. Vorrebbero sparare a quell’avifauna migratoria scampata a neve e gelo e già oggetto di caccia fino al 19 gennaio. Mostrano la loro vera natura: a costoro non interessa per nulla tutelare e conservare il patrimonio faunistico, interessa sparare e ammazzare quanto più possibile.
A parte il fatto che la chiusura della caccia deriva fondamentalmente dalla normativa comunitaria e nazionale vincolante e che la caccia su terreni coperti in tutto o in parte di neve è vietata (artt. 21, comma 1°, lettera m, della legge n. 157/1992 e s.m.i., nonché 61, comma 1°, lettera o, della legge regionale Sardegna n. 23/1998 e s.m.i.), il semplice buon senso vorrebbe che appendessero – almeno per questa stagione di caccia – il fucile al chiodo senza fare storie. Arroganza ed egoismo, questo è il vero volto di queste associazioni venatorie.
Ci auguriamo che all’Assessore regionale della difesa dell’ambiente Donatella Spano non passi nemmeno per l’anticamera del cervello una qualsiasi proroga della stagione di caccia.
Stefano Deliperi – Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per Abolizione della Caccia, Amici della Terra
Gentilissimo Dottor Deliperi,
ho letto la Sua esternazione pubblicata sul Vostro sito e riportata anche dai social. Sinceramente, da una persona del Suo spessore non mi sarei mai aspettato un simile autogol, perché vede dottor Deliperi, quando si fanno certe affermazioni, poi si subiscono anche le conseguenze…
Mi meraviglia la Sua preoccupazione sul fatto che i Cacciatori possano esercitare il giusto prelievo e mi meraviglia ancora di più la Sua mancanza di conoscenza delle norme che regolano l’attività venatoria, o forse ha fatto finta di ignorarle, pur di attaccare una categoria che a Voi animalisti potrebbe solo insegnare tante cose! A tal proposito, visto che Lei ignora, Le ricordo che il comma m dell’art. 21 (Divieti) della L.157/92 recita: “cacciare su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve, salvo che nella zona faunistica delle Alpi, secondo le disposizioni emanante dalle regioni interessate”. Così come previsto dalla Legge regionale 23/98, che al comma o dell’art. 61 (Divieti) recita: “cacciare su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve”. Noi Cacciatori rispettiamo le leggi!
Ha scritto che a causa delle abbondanti nevicate alcuni paesi e ovili sono rimasti isolati, con conseguenti difficoltà per uomini e animali. Forse Lei non è al corrente (ecco perché deve sapere) che in tante zone della Sardegna, i Cacciatori Sardi, che in parte mi onoro di rappresentare, nonostante potessero esercitare l’attività venatoria in tantissime altre zone, hanno appeso momentaneamente i fucili al chiodo e sono andati ad aiutare allevatori e animali in difficoltà, e voi invece dove eravate? A già, Lei era comodamente al caldo impegnato a scrivere la lettera contro i Cacciatori… In tutta onestà questo non mi meraviglia, considerato che come abbiamo sfidato il freddo abbiamo sfidato anche il caldo, allorquando ci siamo mobilitati per spegnere gli incendi e successivamente per acquistare e trasportare il foraggio per gli allevatori residenti nelle zone colpite dal fuoco: non ricordo di aver visto Lei o qualche Suo adepto neanche in queste occasioni… Sicuramente era più confortevole il refrigerio di un buon climatizzatore.
Caro dottor Deliperi, le associazioni Cpa Sardegna, Fidc e Ucs, presenti in Comitato Regionale faunistico, unitamente all’Associazione Armieri, Enalcaccia, Italcaccia, Libera Caccia, Caccia e Cinofilia Sardegna e Sarda Caccia, non hanno fatto nessun piagnisteo, hanno legittimamente chiesto di poter cacciare ad alcune specie fino al 29 gennaio, in base alle norme vigenti, come accade nella maggioranza delle regioni d’Italia. E’ appena il caso di ricordarLe che i Cacciatori Sardi sono gli unici in Italia che hanno scelto di cacciare solo due giorni fissi alla settimana (giovedì e domenica) proprio per tutelare il patrimonio faunistico, pertanto la Sua affermazione “a costoro non interessa per nulla tutelare e conservare il patrimonio faunistico, interessa sparare e ammazzare quanto più possibile”, la rimandiamo al mittente. Le dirò di più, visto e considerato che le Vostre Associazioni stanno facendo pressione per l’istituzione degli Atc in Sardegna, mi chiedo come possano le Associazioni Animal/Ambientaliste, appoggiare l’istituzione di Enti di Gestione che permetteranno di cacciare cinque giorni su sette, con la tragica conseguenza dell’abbattimento di migliaia e migliaia di animali in più.
Se veramente tenete alla salvaguardia della fauna dovete opporvi agli Atc, altrimenti sarete responsabili della morte di tanti animali e a quel punto la gente si chiederà se sono i Cacciatori Sardi che non vogliono tutelare il patrimonio faunistico o se sono gli ambientalisti che, forse, pur di avere un posto negli Enti di gestione fanno finta di non sapere che con gli ATC si potrà “…ammazzare quanto più possibile”.
Le ricordo ancora che il sottoscritto, come tutti i cacciatori sardi che si rispettino e mi creda sono davvero tanti, è fra i primi a chiedere e sollecitare adeguate forme di regolamentazione e controllo, anche in termini di vigilanza, dell’attività venatoria in un’ottica di tutela e incremento delle specie selvatiche, laddove non mi sembra di ricordare altrettanto zelo e impegno in tal senso da parte Vostra e diversamente non potrebbe essere, considerato l’enorme spreco di energie da Voi profuse nel criticare ed attaccare quelle istanza che da Noi vengono avanzate nel pieno rispetto della vigente legislazione.
Lei termina la Sua lettera con la frase “Arroganza ed egoismo, questo è il vero volto di queste associazioni venatorie”. Mi permetta di risponderLe così: Faziosità e opportunismo, questo è il vero volto di alcune Associazioni ambientaliste. Nell’auspicio di poterLa vedere al mio fianco o al fianco di un qualsiasi altro Cacciatore Sardo impegnato a spegnere un incendio o a spalare la neve per liberare animali, siano essi selvatici o domestici, minacciati da dette calamità.
Marco Efisio Pisanu – Presidente regionale Caccia Pesca Ambiente
(admaioramedia.it)