I favorevoli all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea hanno vinto il referendum: 51,9% con un vantaggio di oltre un milione di voti (17.410.742 contro 16.141.241) ed affluenza alle urne del 72,2%. Preso atto del risultato, il premier britannico David Cameron ha annunciato le sue dimissioni: «Il Paese ha bisogno di una nuova leadership. Prendo atto della volontà del popolo».
Il Brexit ha generato consenso anche nella politica sarda: «Oltre ad essere un grande esempio di democrazia e partecipazione popolare, è solo il primo tassello che si sgretola del castello di grigi e anonimi burocrati che ha trasformato il sogno europeo in un incubo e in una prigione in cui incatenare i popoli con norme e cavilli incomprensibili, logiche di mercato fintamente liberali e a tutela della libera concorrenza ma che in realtà stavano uccidendo le produzioni locali e le diversità colturali e culturali», è stato il commento di Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
«Non è un’Europa dei popoli e delle Patrie, con una politica condivisa e democratica ma semplicemente un’Europa di cinici mercanti che anno dopo anno ci stanno impoverendo – ha aggiunto Deidda – Per non parlare dell’accordo commerciale con gli Stati Uniti (TTPI) che non dovrà nemmeno essere discusso o ratificato dai Parlamenti nazionali. Un esproprio di sovranità che gli inglesi hanno pensato bene di stoppare facendo saltare il banco. Se agli italiani e altri popoli europei fosse data la possibilità di votare l’esito non sarebbe diverso. Il vento contro questa Unione Europea soffia sempre più forte. Far crollare questa prigione per costruire una vera Europa dei popoli e delle Patrie con piena sovranità monetaria e politica per gli Stati membri».
Soddisfazione anche per Marcello Orrù, consigliere regionale e presidente nazionale del Movimento Cristiano: «Straordinaria prova di democrazia in Gran Bretagna. E subito ora Italexit. Sono certo che in Italia i risultati sarebbero ancora più netti. E’ giunto il momento che gli italiani si esprimano sull’uscita dell’Italia dall’Unione europea e sopratutto dal sistema monetario dell’euro. Occorre dare un colpo al cuore a quest’Europa che non ci piace e che ci calpesta ogni giorno e ritornare subito alla nostra amata lira. E’ assurdo che in Italia già si facciano circolare sondaggi secondo i quali gli italiani voterebbero in maniera totalmente diversa dagli inglesi. Sono taroccati. La verità è che Renzi & co. sono terrorizzati da un possibile referendum in Italia. Gli italiani stanno troppo male allo stato attuale per scegliere di rimanere in Europa». (red)
(admaioramedia.it)
3 Comments
Renato Derudas
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deidda
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