L’Aula si era preparata a discutere due mozioni presentate dall’opposizione sul mancato finanziamento delle borse di studio degli specializzandi di medicina per il 2015, presentate come primi firmatari dal consigliere di Alleanza popolare, Giorgio Oppi, e dal collega di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu. La miglior sintesi della seduta l’ha tracciata il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis: “Un dibattito surreale. La maggioranza ammette che il problema esiste e che gli assessori hanno sbagliato, ma poi il capogruppo del Pd mette in riga i ‘malpancisti’ e assistiamo a capriole e scuse risibili per giustificare cambi di rotta e di voto”.
Alcuni esempi. Il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, che sul tema ha presentato anche un’interpellanza critica, dopo aver confessato di essere “imbarazzato nel parlare dell’errore grave commesso dalla Giunta”, aver osservato che “riconoscere gli errori è un gesto di umiltà che denota maturità, perciò invito a ricercare soluzioni al problema”, si ricordava di essere “distante anni luce dal centrodestra, voterò contro pur confermando le motivazioni della mia interpellanza”. Gavino Sale (Irs), addirittura, pur “doppiamente imbarazzato per il mancato finanziamento e per essere impossibilitato a difendere la Giunta che mi rappresenta, è stato commesso un errore ingenuo che deve trovare opportune e immediate soluzioni”, preannunciava “per coerenza il voto a favore delle mozioni dell’opposizione”, ma dopo, memore della stessa distanza astronomica di Desini, annunciava: “Non voterò col centrodestra, uscirò dall’Aula”. In linea anche Augusto Cherchi (Soberania), pronto ad ammettere che “una disattenzione c’è stata e pronto a sottoscrivere la mozione Truzzu nella parte che prevede l’impegno ad intervenire l’anno prossimo”, ma voto contrario alla mozione.
Nella presentazione dei documenti, Oppi aveva ricordato che “una precisa, cristallina volontà politica della Giunta regionale impedisce ai giovani medici sardi di avere le borse di studio per completare il corso di studi e inserirsi con vantaggi personali e soprattutto per la collettività in un efficiente sistema sanitario. Da quando le borse regionali sono state istituite nel 1992 noi abbiamo sempre erogato una quantità di risorse direi decorosa e un numero adeguato alle richieste delle Università sarde. Assessori Paci e Arru, avete causato un grave danno alla sanità dell’isola, per volontà o per incompetenza”.
I problemi segnalati da Truzzu sono stati due: “L’errore della Giunta relativo al mancato finanziamento e il tentativo di nascondere la gravità della situazione creatasi. Trionfano le promesse non mantenute e le bugie. Non si tratta di un incidente di percorso, il mancato finanziamento rappresenta una precisa scelta fatta dalla Giunta. E l’assessore Paci ha detto bugie prima in commissione Bilancio, proseguendo con comunicati stampa e interviste, tentando di scaricare le responsabilità dell’accaduto prima sul suo collega Arru, e poi sull’intero Consiglio. La Giunta deve rimediare e Paci, incapace di dire una bugia credibile, si deve dimettere”.
Dai banchi della Giunta, l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, è rimasto in immobile silenzio, come se il problema fosse di qualcun altro ed il suo nome non fosse aleggiato più volte, e pure in maniera assai critica, nell’Aula, A nome dell'Esecutivo ha parlato 'qualcun altro', il collega Luigi Arru, che ha dovuto assumersi la responsabilità della risposta al mancato finanziamento delle borse di studio, spiegazione che in realtà non è arrivata. Il responsabile della Sanità ha rimarcato la pesante eredità lasciata dal centrodestra, illustrando le iniziative per la prevenzione, l’appropriatezza dei ricoveri, i piccoli ospedali, la governance, le liste d’attesa, gli accorpamenti di ospedali. Temi ‘fuori tema’ e soprattutto di scarso interesse per gli specializzandi che da questo dibattito aspettavano un chiarimento. L’unico accenno alla risoluzione del problema nel riferimento a quel “milione di euro”, a suo tempo annunciato trionfalmente anche da Paci, che però servirà solo a “facilitare il loro accesso alla scuola di specializzazione attraverso una formazione dedicata”. Ovviamente, la mozione Oppi è stata bocciata con 19 voti a favore e 29 contrari, mentre la mozione Truzzu è decaduta (per effetto della mancata approvazione dell'altra) nei punti decisivi. (fm)
(admaioramedia.it)
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Giovanna Chierroni
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