Si è riunito il tavolo tecnico per la predisposizione del servizio di vigilanza sul sito archeologico di Mont'e Prama, al quale hanno partecipato, oltre la Regione, anche i rappresentanti della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, delle Soprintendenza per i Beni archeologici e per i Beni architettonici e paesaggistici, del Comune di Cabras, della Diocesi di Oristano e del Corpo forestale. “Abbiamo segnato l'inizio di una riflessione – ha spiegato l'assessore del Beni culturali, Claudia Firino – il cui orizzonte è la messa a sistema di un servizio di vigilanza per ogni sito archeologico, grazie ai mezzi dell'Assessorato dell'Ambiente gestiti dal Corpo forestale, che già aveva garantito la vigilanza durante lo scorse periodo festivo. L'interesse di tutti i soggetti interessati si è tradotto in un'efficace collaborazione interistituzionale.” L'esponente della Giunta Pigliaru ha anche rimarcato "l'attenzione sul sito di Mont'e Prama, per il quale esiste un accordo di programma per oltre 2 milioni di euro destinato ai lavori di ampliamento del museo di Cabras, alla valorizzazione del complesso scultoreo in generale e alla promozione a livello nazionale e internazionale. Senza perdere di vista il quadro più generale della valorizzazione del patrimonio archeologico della Sardegna, fortemente voluto da questa giunta regionale con l'investimento di tre milioni di euro nel triennio.” Il sistema, con il quale si intende assicurare la vigilanza sul sito di ritrovamento dei Giganti, già positivamente sperimentato nell'ambito della prevenzione degli incendi, si compone di molteplici termocamere capaci di rilevare la presenza umana e trasmettere immagini, tramite un'ulteriore videocamera, in diretta in sala operativa, in contatto con le Forze di dell'ordine. (red) (admaioramedia.it)
[Web-Dorado_Zoom]