Nell’Altopiano del Golgo, a Baunei, le uniche sorgenti sono quelle di As Piscinas, dove fauna selvatica e bestiame allo stato semi-brado vanno ad abbeverarsi. Ora, però, il Comune di Baunei ha concesso quelle aree a uso civico ad un residente, che ha realizzato una recinzione completa del sito e gli animali selvatici non possono più abbeverarsi e muoiono nel disperato tentativo di superare la recinzione, come il piccolo cinghiale nella foto.
Secondo l’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico, “la recinzione è illegittima e la concessione è parzialmente illegittima” e lo scorso 29 marzo ha inoltrato un’istanza per la revoca, quantomeno parziale, della concessione di terreni a uso civico, effettuata nell’area del Golgo-As Piscinas di Baunei, e del provvedimento di mutamento e sospensione dei diritti di uso civico per la realizzazione di servizi turistici.
Infatti, con una determinazione del giugno 2016, il Comune di Baunei ha concesso circa 4,79 ettari di terreni appartenenti al demanio civico comunale, comprendenti il sito d’interesse archeologico di As Piscinas (“conche naturali formatesi nella roccia, dove si raccolgono le acque piovane, modificate dall’uomo per la fusione dei metalli e per riti magici o di culto”), tutelato come bene culturale, nonché il monumento naturale Su Sterru. Mentre, l’esercizio dei diritti di uso civico era stato in precedenza sospeso con una determinazione di febbraio 2016 di Argea.
“E’ del tutto evidente che tali siti d’interesse archeologico non potessero essere oggetto di qualsiasi concessione né, tanto meno, essere recintati – ha evidenziato Stefano Deliperi del Grig – Infatti, la recinzione di siti d’interesse archeologico contrasta palesemente e insanabilmente anche con il regolamento comunale per l’esercizio dei diritti di uso civico, approvata nel novembre 2012. La popolazione di Baunei è apertamente contraria a tale concessione e alla conseguente recinzione, l’Amministrazione comunale ha promesso revoche che non sono ancora giunte al contrario dei danni alla fauna. Urgono rapidi provvedimenti che riportino legalità nella gestione del demanio civico di Baunei (già in passato oggetto di discutibili utilizzi) e la fruizione pubblica di beni archeologici e ambientali che non possono e non devono esser ‘privatizzati’ in alcuna forma e per qualsiasi motivo. E provvedimenti che consentano alla fauna selvatica di vivere in pace”. (red)
(admaioramedia.it)