Barrali è il primo comune della Trexenta e Parteolla che, dopo aver eliminato la Tasi per il 2015, ha deciso di sperimentare il ‘Baratto amministrativo’, un nuovo modo di pagare le tasse previsto dal decreto “Sblocca Italia”.
“Non mi piace il nome burocratese, sarà un ritorno al passato ed il nostro baratto si chiamerà ‘Agiudu torrau’ – ha spiegato Fausto Piga, sindaco di Barrali – In pratica, i cittadini che non riusciranno a pagare le tasse comunali, ma che vorranno mettersi in regola spontaneamente potranno barattare il proprio debito con l’Amministrazione comunale attraverso lo svolgimento di lavori di utilità sociale, come la pulizia e la cura di aree pubbliche”.
Infatti, la riduzione o l’esenzione dei tributi di potrà applicare a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati, quali “la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”. Con un duplice obbiettivo: avvicinare i cittadini a rispettare e valorizzare maggiormente il decoro urbano ed aiutarli in un momento di forte difficoltà economica con i tributi comunali sempre più salati. L’iniziativa è rivolta alle fasce di reddito più deboli esclusi da altre misure di sostegno con un occhio di riguardo ai disoccupati. A breve il Consiglio comunale dovrà approvare il regolamento e subito dopo l'avvio del progetto. (red)
(admaioramedia.it)
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