L’anno appena trascorso è stato uno dei più bui della storia della Barbagia: depotenziamento dell’ospedale San Camillo di Sorgono, tagli all’istruzione e ai presidi pubblici, arterie viarie in totale stato di abbandono, alcuni degli esempi vittime della scure sul territorio attuata dalla Giunta Pigliaru.
A fare da contorno a questo triste quadro, si presenta l’handicap della disoccupazione giovanile generatrice di un’emigrazione di massa che lascia i paesi desolatamente vuoti ed abitati perlopiù da anziani. Ad un’Amministrazione regionale considerata assente, si contrappone l’opposizione consiliare in Consiglio regionale che, tra le altre iniziative, ha pensato ad una proposta di legge sulla montagna. E nel corso di una recente riunione, i gruppi di opposizione di Fratelli d’Italia e di Forza Italia hanno deciso infatti di istituire un tavolo tecnico per predisporre il testo di una legge che si allinei con la normativa nazionale da presentare nelle prossime settimane. Nel frattempo, sono stati presentati alcuni emendamenti alla riforma degli Enti locali, nella speranza che la maggioranza consiliare li approvi, dimostrando attenzione verso le popolazioni montane. Gli obiettivi della proposta sono quelli di garantire e migliorare i servizi presenti nelle zone interne dell’Isola, traendo esempio da realtà come Piemonte, Campania, Liguria e Toscana, virtuose già da diversi anni.
“Ci troviamo dinanzi ad un’ottima idea di cui finora si è parlato ben poco – spiega Maurizio Cadau, vice sindaco di Belvì – Sarebbe di fondamentale importanza dare un giusto spazio all’inserimento dei vantaggi fiscali che potrebbero essere un’opportunità di investimento imprenditoriale, non solo per i residenti ma anche per altri operatori economici. L’ambito dei trasporti rappresenta la nota dolente; da questi dipende gran parte dell’economica zonale e il turismo. Infatti, senza una rete viaria efficiente è difficile, se non impossibile, parlare di sviluppo economico. Il settore pubblico, meriterebbe una giusta valorizzazione con la dislocazione nei territori di un assessorato alla montagna, assente in Sardegna e di diversi corsi di studi universitari. Al fine di creare una bozza efficiente, al tavolo tecnico dovrebbero partecipare anche gli amministratori comunali, esperti conoscitori delle problematiche e delle aspettative del territorio.”
Sulla stessa linea anche Tonio Meloni, vice sindaco di Aritzo: ”E’ una misura di cui sentiamo parlare ormai da tempo, senza veder all’orizzonte nessuna conclusione. L’auspicio è che sia la volta buona per contrastare la difficoltosa situazione che ad oggi vive la Barbagia. Una legge creata ad hoc per combattere la chiusura delle scuole, i disservizi nell’ambito dei trasporti e della sanità non sarebbe per niente male. E’ opportuno tener conto delle prerogative delle nostre aree. Sostengo, infatti, che vadano potenziate le nostre specificità e attività facenti parte della tradizione, come per esempio l’artigianato. Un modo per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e il ritorno degli emigrati che hanno maturato esperienze nella penisola e all’estero. Convocare, nella stesura della proposta, una conferenza di servizi con gli amministratori zonali sarebbe doveroso al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.”
Giorgio Ignazio Onano
(admaioramedia.it)
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