AUTORITA’ PORTUALE, Senatori Lai e Sonego (Pd) e Palermo (Svp): “Governo rispetti la specialità delle Regioni”

30 Giugno 2016

Due senatori del Partito democratico, il sardo Silvio Lai ed il friulano Lodovico Sonego, ed uno della Svp (eletto in Trentino Alto Adige), Francesco Palermo, hanno presentato un’eccezione di costituzionalità per il decreto Delrio sulla riorganizzazione del sistema portuale italiano, che a loro avviso “non rispetta le prerogative delle regioni a statuto speciale che applicano le norme compatibilmente con i propri Statuti”, come hanno scritto in una lettera indirizzata ad Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali, ed a Altero Matteoli, , presidente della Commissione Lavori pubblici, e per conoscenza al presidente della Giunta Pigliaru e del Consiglio regionale Ganau, oltre che a tutti i presidenti ed ai consigli delle regioni a statuto speciale.

Secondo i tre senatori il Decreto le prerogative delle regioni speciali sono previste esplicitamente nella delega approvata dal Parlamento ed in particolare “le disposizioni di delega prevedono tra i principi e i criteri direttivi (articolo 8), la riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità portuali ( legge 28 gennaio 1994, n. 84), con particolare riferimento al numero, all’individuazione delle Autorità di sistema nonché alla governance, tenendo conto del ruolo delle regioni e degli enti locali e alla semplificazione e unificazione delle procedure doganali e amministrative in materia di porti”. Ma l’articolo 22 della delega, clausola di salvaguardia, stabilisce che “le disposizioni della presente legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle provincie autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.”

“Con lo schema attuale – hanno sottolineato Lai, Sonego e Palermo – non viene dato seguito al recepimento della clausola di salvaguardia e viene confermata la normazione preesistente che esclude tale salvaguardia, eccezion fatta per la parte nella quale si prevede che ‘le disposizioni si applicano alle regioni a statuto speciale nei limiti dei rispettivi statuti’. Il Governo deve modificare il decreto delega garantendo che su tutta la normativa, e non solo su un singolo comma (comma 8 dell’art.5), siano rispettate le norme di salvaguardia costituzionale.” (red)