Per Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna (Adsp), la scommessa vincente è stata creare una regia unica per i porti di tutta la Sardegna: una sola autorità per nord e sud che gestirà gli scali di Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci e Oristano.
Il motto è “puntiamo tutto sul porto e la sua ricchezza”: per il turismo croceristico l’appuntamento è alla Seatrade cruise event, una delle fiere più grandi al mondo dedicate al turismo croceristico, che si svolgerà a Fort Lauderdale (Miami) la prima settimana di marzo. “Saranno presenti oltre all’autorità portuale anche la Regione Sardegna e il Comune di Cagliari. L’obiettivo è presentare la Sardegna come una meta croceristica unica”, racconta Valeria Mangiarotti, la responsabile marketing dell’Autorità portuale. Gli investimenti fioccano: l’Adsp prevede di attrezzare i porti per quanto riguarda i passeggeri a mobilità ridotta e per quanto riguarda i rifornimenti di Gnl.
“A livello mondiale, il mercato delle crociere è in crescita e nel 2018 ha visto circa 28 milioni di passeggeri – aggiunge Deiana – Molte navi si stanno attrezzando per passare al Gnl e non poter rifornire nel nostro porto significherebbe perdere una parte importante di mercato”.
Anche per il traffico commerciale e traffico passeggeri ci sono dei segnali di ripresa: “È partito dal nostro porto, una partita di sale prodotta dalle nostre saline destinata al mercato statunitense e la Grimaldi lines, da poco entrata nel nostro porto, ha stimolato la competitività delle altre società”. Eppure, ammette Deiana, “ci sono state delle difficoltà e la madre di tutte queste difficoltà è l’eccessiva burocratizzazione di alcuni processi: 120 milioni finanziati, pronti, ma bloccati. Potrei fare il dragaggio di Olbia, di Golfo Aranci, lavori nel porto di Oristano e lavori nel porto di Porto Vesme. Quasi 80 milioni di euro fermi per fare i lavori nel porto di Cagliari, per il distretto nautico”.
Tutto fermo anche per la zona franca. Il Presidente attribuisce la responsabilità all’autorizzazione paesaggistica: “Non si può trattare un porto industriale come si tratta una spiaggia. Bisogna usare il buonsenso”. A proposito di Luna rossa, “sta pensando di stare a Cagliari per un periodo fra i 36 e i 40 mesi. Qui ci sarà una base operativa, la mensa, si alleneranno e produrranno importanti pezzi della loro attrezzatura. Ci sarà grande coinvolgimento con tutte le realtà locali”.
I numeri del primo bilancio d’anno della Adsp di Sardegna sono oltre 260 navi da crociera e circa 565mila crocieristi (430.534 sono passati da Cagliari, 96.024 da Olbia, 35.901 da Porto Torres, 1.110 da Golfo Aranci e 600 da Oristano). La ripartizione del numero navi vede lo scalo cagliaritano primeggiare con 164 crociere, Olbia con 67, Porto Torres con 27, Golfo Aranci con 4 ed Oristano con una sola. Ma anche 5 milioni di passeggeri in arrivo e partenza: in testa Olbia con quasi 2 milioni e 696 mila unità, seguita da Porto Torres con 992.678, Portovesme con 702.488, Golfo Aranci con 687.297, Cagliari con 294.584 e Santa Teresa con 273.490.
Fondamentale, infine, per il potenziamento degli scali sardi, l’infrastrutturazione per valorizzare la vocazione di ciascun porto di competenza: “Stiamo approntando nuovi interventi per migliorare la navigabilità e la sicurezza delle banchine – conclude Deiana – Nella prima fase ci attendono i dragaggi per i porti di Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci. Un altro milione e mezzo di fondi regionali sarà destinato allo scalo di Santa Teresa per l’allungamento di 25 metri della banchina esistente (per un totale di circa 170 metri) e la realizzazione di un nuovo piazzale destinato al pre-imbarco dei mezzi ampio circa 1.500 mq. Altri interventi manutentivi interesseranno il porto di Cagliari e quello di Portovesme, per il quale sono previsti dei lavori sulle banchine, mentre per gli altri scali”.
Silvia Pasquini
(admaioramedia.it)