Con il decreto legislativo sul riordino dei porti, ratificato lo scorso 4 agosto, si è acceso un confronto nel panorama politico sul prossimo scenario delle piattaforme logistiche nell’Isola. La volontà del Governo Renzi mira a stabilire un disegno per una sola Autorità portuale per la Sardegna. Un progetto che pone diversi interrogativi, considerato il valore strategico di Cagliari e Olbia. Sia dunque chiaro: non vogliamo nessuna guerra dei porti nella nostra Isola. Credo che la Regione debba contrastare in modo deciso l’imposizione dell’esecutivo che intende ridurre gli enti in questione.
Ed apprendo con soddisfazione la notizia che il presidente Francesco Pigliaru ha fatto pervenire ieri, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, la richiesta motivata di mantenimento dell’autonomia finanziaria e amministrativa dell’Autorità Portuale di Olbia. Siamo pronti ad intraprendere una battaglia per dare allo scalo gallurese la giusta collocazione nello scacchiere dei porti italiani. Non ci sono, comunque, incertezze sul fatto che la leadership spetti a Cagliari. Il Capoluogo ha fatto del suo scalo portuale la prima azienda in termini di indotto, crociere, diporto, terminal, traffico merci, logistica e pescherecci. Il lavoro fatto in questi anni non può certo essere spazzato via da un disegno calato dall’alto. La scommessa di costruire una città con un waterfront simile ad altre città europee sta diventando negli anni vincente. Il nuovo Terminal sul Molo Rinascita è solo l’ultimo tassello verso la trasformazione della città in una meta turistica all’avanguardia, attraverso il potenziamento del traffico passeggeri nel capoluogo sardo, per farne punto di riferimento privilegiato delle compagnie di crociera nel Mediterraneo.
La trasformazione della via Roma in una grande piazza sul mare, con i percorsi che si allungano verso Su Siccu e Sant’Elia, rappresentano un patrimonio da salvaguardare anche attraverso il mantenimento della Port Authority. Stop dunque alle dispute con Olbia. Il distretto portuale di Cagliari è diventato negli anni il fiore all’occhiello per la Sardegna, con il capoluogo dell’Isola che si è trasformato – grazie al suo scalo – una città sempre più cosmopolita e aperta al mondo. Il trasferimento della Port Authority al nord Sardegna si tradurrebbe in una mazzata per il Capoluogo isolano, con la perdita di tantissimi posti di lavoro e dell’egemonia sul flusso crocieristico e sul traffico delle merci. Penso che la Regione debba attivare un confronto con l’esecutivo per dare ad Olbia un riconoscimento come azienda portuale oppure salvaguardare l’attuale disegno con due autorità portuali.
Edoardo Tocco – Consigliere regionale di Forza Italia
(admaioramedia.it)
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webnauta59
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b_ory
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