Unendo le variopinte case in pietra del centro storico, all’inconfondibile puzzle di vigneti che circondano l’abitato fra chiese, boschi da sughero e pascoli, Atzara sembra un quadro in cui ogni dettaglio colpisce l’attenzione del visitatore.
Non è un caso se, anche oltre Tirreno, la bellezza del centro del Mandrolisai abbia conquistato tutti con l’inserimento, nei recenti anni, del paese fra i “Borghi più belli d’Italia” insieme a Bosa, Castelsardo, Posada e Carloforte. Ma è nei segni dell’arte del primo ‘900 accompagnati alla tradizione vitivinicola, che possono essere ricercati i punti cardine della tappa locale di Autunno in Barbagia: “Dal Vino alla Pittura”, in programma sabato 17 (domani) e domenica 18 novembre.
Si apre con il percorso “Cortes e Magazinos de Atzara”, caratterizzato da esposizioni degli artigiani del posto e le degustazioni delle leccornie artigiane accompagnate dall’immancabile vino. In contemporanea, “In viaggio nel Mandrolisai”, percorso esperienziale tra i migliori vini della zona e “Le antiche dimore atzaresi” in cui sarà possibile visitare le case: “Tziu Arzolu”, “Donna Anna Maria”, “Carburu” e Aragonese. Nel Museo “Ortiz Echague”, l’inaugurazione della mostra “Contemporany, le nuove frontiere dell’arte in Sardegna”, alla Chiesa San Giorgio “Manos de Oro“, esposizione degli antichi ricami atzaresi, nella piazza Ortiz “Domos de pedra. Su ‘ighinau antigu”, rivisitazione delle attività agro-pastorali, con il contributo di bambini e anziani atzaresi. Da segnalare, il percorso documentale “Andando via. Omaggio a Grazia Deledda” nella sede della Proloco, “Filos e tramas”: vetrina d’arte tessile con manufatti artigiani.
Domenica, dalle 10,30, in piazza Ortiz,“A s’antiga”, sfilata identitaria di buon auspicio per il vino nuovo e i prodotti della terra, l’apertura della prima botte nel Museo del Vino alle 11, la tintura tradizionale nel laboratorio La Robbia alle 11,30 ed alle 16. Dalle 20, in piazza San Giorgio, “Atros annos cun salude”, chiusura della manifestazione con canti e balli della tradizione folkloristica sarda. In entrambi i giorni, esibizioni itineranti de “Is Cerbus” di Sinnai, degli organettisti Simone Tolu e Michael Fulgheri, dell’armonicista Simone Murgia. Ci saranno anche le musiche dei gruppi “Launeddas del Sinis”, “Sonos e Cantos”, “Su Cuntzertu Antigu”, “Dilliriana”, “Sonades e Kentales”.
“La manifestazione rappresenta per noi un punto di partenza verso un futuro che ci veda protagonisti delle nostre eccellenze – spiega Alessandro Corona, sindaco di Atzara – Tipicità enogastronomiche, cultura e ambiente saranno in primo piano. Il Museo Ortiz Echague si rinnova con un nuovo ed interessante tema che ci rende orgogliosi del lavoro svolto. Chi verrà a farci visita sarà avvolto dall’ospitalità e dal calore della popolazione, in trepidazione per la due giorni.”
Giorgio Ignazio Onano
(admaioramedia.it)