«Il momento non è certamente semplice, e dobbiamo stare molto attenti a non sottovalutare episodi come quello di cui è stato vittima il sindaco di Bultei.» Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell’incontro coi presidenti di Anci e Cal, Piersandro Scano e Giuseppe Casti, convocato dopo l’attentato dinamitardo che ha colpito l’abitazione del sindaco di Bultei, Francesco Fois, che ha divelto la porta blindata mandandola in frantumi e scaraventato dentro casa calcinacci e pezzi della stessa porta.
«Condividiamo la preoccupazione degli amministratori locali e porteremo all’attenzione del Governo le richieste che arrivano dai territori – ha aggiunto Pigliaru – e siamo consapevoli dell’urgenza di trovare soluzioni che allentino le tensioni sociali nei nostri Comuni. La collaborazione tra Istituzioni è fondamentale e sarà intensificata nelle prossime settimane: non lasceremo i sindaci della Sardegna da soli.»
L'Anci ha chiesto un vertice a tre con il ministro dell'Interno e la Regione Sardegna ed ha proposto a Pigliaru alcune linee d'azione per allentare la tensione sociale nell'Isola, anche perché in questo periodo «si concentra un carico tributario pesante che può accentuare il disagio sociale e talvolta gli amministratori locali sono costretti a fare gli esattori e siamo esposti alle contestazioni».
«Bisogna agire su questioni contingenti che riguardano le tariffe sui rifiuti e i conguagli richiesti dal gestore idrico Abbanoa – ha spiegato Scano – visto che, come sindaci e come Regione, non possiamo agire sulla Tari stiamo valutando di istituire una task force mista Regione-Enti locali per definire un costo più adeguato del conferimento dei rifiuti, dato che questi costi non sono uniformi nel territorio regionale e incidono più del doppio della media nazionale Visto il momento di crisi che vivono le famiglie sarde abbiamo anche proposto che si possa verificare la possibilità di dilazionare ulteriormente e rimandare il pagamento al 2016. Sarebbe un segnale importante da parte delle istituzioni.»
I sindaci della Sardegna si ritroveranno giovedì 29 all'assemblea dell'Anci, indetta per esprimere solidarietà e vicinanza al collega sindaco e per decidere proposte e interventi.
Tra i primi ad intervenire il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau: «Ora lo Stato deve intervenire. Quanto sta accadendo ai primi cittadini dei paesi della nostra isola, non può più essere tollerato, meritano tutela e sicurezza e la garanzia di poter amministrare senza la paura che qualcosa di grave prima o poi accada a loro e ai propri familiari. È arrivato il momento di intervenire seriamente con lo Stato affinché il Governo capisca sino in fondo che la Sardegna vive attualmente una vera e propria emergenza.»
«Serve che i prefetti, ma preferirei lo Stato, stiano al fianco dei sindaci per proteggerli, magari con le scorte dove servono – ha detto Romina Mura, deputato del Pd e sindaco di Sadali – Ci sono territori e territori e alcuni di questi non possono essere sguarniti di presidi di polizia e caserme dei carabinieri, come troppe volte, si è fatto in questi anni. Servono piani speciali e straordinari contro gli atti intimidatori ai sindaci.»
Mentre il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ha fatto visita a Fois: «Siamo in tanti e siamo tutti uniti, perché questi gesti vili non possono fermare l'operato di noi primi cittadini – ha detto – Sono atti di estrema gravità che non devono e non possono restare impuniti.»
Solidarietà anche dal sottosegretario ai Beni culturali, Francesca Barracciu: «Esprimo tutta la mia solidarietà al sindaco Fois per il vigliacco attentato subito la scorsa notte. Un gesto di assoluta gravità perché rappresenta un macabro segnale di come la violenza contro gli amministratori continui ad essere vigliaccamente praticata. È importante che tutta la società politica e civile sarda ed italiana si schieri unitariamente e a gran voce contro questi atti di barbarie. La risposta a questo tipo di minacce deve essere ferma ed inflessibile a partire dal lavoro che la magistratura sono certa porterà avanti per individuare e punire i colpevoli.» (red)
(admaioramedia.it)